Uno tra gli eventi naturali più catastrofici che possano capitare è lo tsunami: si tratta del termine giapponese che indica il maremoto. Ecco di cosa si tratta
Lo tsunami, o maremoto, può intendersi come l’equivalente acquatico del terremoto. Non si tratta infatti di un fenomeno atmosferico, come una tempesta o una tromba d’aria, ma di un movimento anomalo delle acque del mare che creano un’onda altissima e devastante.
Tsunami vuol dire infatti “onda contro il porto”, perchè l’aspetto più inquietante è che esso si concretizza come un’enorme onda anomala che può arrivare ad un’altezza di quaranta metri e che non arriva da lontano, ma si forma a poca distanza dalla riva, senza lasciare scampo.
Questo accade perchè l’onda viene generata da un terremoto sottomarino che deve avere una potenza superiore agli 8 gradi Richter. Tale movimento tellurico provoca anche uno spostamento delle masse d’acqua, che possono muoversi per chilometri prima di dare origine all’onda tsunami.
Le zone maggiormente colpite da questi fenomeni sono le isole Hawaii, il Giappone, le coste indonesiane, la Papua-Nuova Guinea e le isole Figi.