I cosmonauti russi espongono nello spazio la bandiera della vittoria dell’Urss nel ’45

I cosmonauti russi espongono nello spazio la bandiera della vittoria dell’Urss nel ’45

Il Vessillo della Vittoria dell’Armata Rossa del 1945 su Berlino è stato esposto sull’Iss per supportare Mosca.

Durante la loro missione nello spazio, i cosmonauti russi Oleg Artemeyev e Denis Matveyev hanno issato lo Stendardo della Vittoria, la bandiera dell’Urss che l’Armata Rossa issò sul Reichstag di Berlino quando prese la città segnando la sua vittoria sulla Germania nazista il 1° maggio 1945. Il gesto simbolico dei due cosmonauti è stato visto come un sostegno a Mosca in questa guerra e all’idea di Putin di ristabilire il vecchio ordine dell’Unione sovietica. Inoltre, nella sua propaganda Putin ha sottolineato l’intenzione di denazificare Kiev.

Questo mostra quanto il popolo russo sia coinvolto in questa guerra e non condanni l’aggressione russa in Ucraina. Anzi, sostiene, in linea con la propaganda russa, l’idea che la nuova Urss stia salvando la popolazione dal pericolo nazista.

Spazio

La missione dei cosmonauti russi non finisce qui

L’idea è arrivata proprio da uno dei due cosmonauti che ha chiesto il permesso alla Roscosmos. “La sua iniziativa è stata sostenuta a tutti i livelli. Nessuno è rimasto indifferente”. ha sottolineato il presidente della Roscosmos. Le missioni spaziali dei due cosmonauti russi prevedono anche una passeggiata con l’italiana Samantha Cristoforetti. In tutto i due faranno 7 passeggiate spaziali durante la loro missione.

La Russia ha fatto sapere che per il momento non intende abbandonare il progetto della Stazione spaziale internazionale. “In base alla situazione” prenderà una decisione e in ogni caso darà prima un anno di preavviso ai paesi partner. Questo è quanto ha dichiarato il capo della società spaziale russa Roscosmos, Dmitry Rogozin, in un’intervista alla Tass. “Non dovremmo affrettarci a dichiarare la nostra posizione e continueremo il nostro lavoro entro il termine stabilito dal governo, che è fino al 2024“, ha affermato Rogozin. “Una decisione sul futuro della ISS dipenderà in larga misura dall’evoluzione della situazione sia in Russia che intorno ad essa”.