Covid-19: la nuova variante JN.1 fa paura, cosa succede
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Covid-19: la nuova variante JN.1 fa paura, cosa succede

Coronavirus

Analisi dell’aumento dei contagi e della variante JN.1: uno studio italiano fornisce risposte sulla nuova variante del Covid.

Negli ultimi tempi, l’Italia, insieme a molte altre nazioni, sta assistendo a un incremento dei casi di Covid-19. Questo fenomeno, tuttavia, non ha generato particolari allarmismi a livello ospedaliero, dimostrando una situazione ancora gestibile. Stati Uniti ed Europa, in particolare, stanno registrando un aumento di contagi, in gran parte attribuibile a una nuova variante del coronavirus.

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La variante JN.1: classificazione e caratteristiche

La variante JN.1 del Sars-CoV-2, distinta dal lignaggio BA.2.86 (noto anche come Pirola), è stata classificata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come una “variante di interesse” (VOI). Uno studio italiano, in procinto di essere pubblicato su “Pathogen and Global Health”, ha analizzato approfonditamente questa variante, offrendo spunti significativi.

L’indagine, condotta da Massimo Ciccozzi, a capo dell’Unità di Statistica Medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, e da Fabio Scarpa dell’Università di Sassari, ha rivelato che, sebbene JN.1 necessiti di monitoraggio e attenzione, il suo profilo di rischio non supera quello delle varianti precedenti incontrate durante la pandemia. Un aspetto distintivo di JN.1 è il suo potenziale nell’incrementare le reinfenzioni: persone precedentemente contagiate. Ad esempio con la variante Pirola, potrebbero risultare suscettibili a una nuova infezione.

Mutazione L445S e possibili implicazioni

La variante JN.1 possiede una mutazione specifica, denominata L445S, localizzata in una regione simile a quella della mutazione di Pirola. Questo dettaglio sottolinea il rischio di un possibile “escape immunologico”, ovvero la capacità del virus di eludere la risposta immunitaria. Nonostante questo, Ciccozzi assicura che la nuova variante non è più contagiosa delle sue predecessori Omicron e non dimostra una maggiore aggressività.

In sintesi, mentre JN.1 si distingue per alcune peculiarità, il suo impatto sulla situazione pandemica attuale non è ritenuto più preoccupante rispetto a quanto già osservato. La raccomandazione degli esperti rimane quella di un’attenta vigilanza e di un continuo monitoraggio dell’evoluzione del virus, al fine di mantenere sotto controllo la diffusione e di adattare le strategie di prevenzione e trattamento.

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ultimo aggiornamento: 20 Dicembre 2023 12:42

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