Scattato di nuovo l’allarme Covid in Italia e in Europa. L’aumento dei casi ha generato grandi timori. Le mascherine tornato protagoniste.
Covid, influenza e anche polmoniti sono tornate all’ordine del giorno tanto da portare in Italia l’ipotesi di un open day per le vaccinazioni. Ma a generare i maggiori timori in queste ultime settimane è, come già capitato in passato, il coronavirus. L’aumento dei casi ha messo in allarme ospedali e sistema sanitario che hanno già espresso ai cittadini la massima collaborazione per evitare soprattutto l’esponenziale aumento dei ricoveri. Il timore è che possa esserci un “doppio picco” a Natale e dopo.
Covid, aumentato i casi: l’allarme
A descrivere la situazione attuale in merito all’aumento dei casi di Covid è stato Gianni Rezza, ex direttore della Prevenzione al ministero della Salute, ora professore straordinario di Igiene all’Università San Raffaele di Milano, in un’intervista a La Stampa.
Sul Covid non ci sono stati giri di parole: “Ne gira parecchio. Lo dicono i dati ufficiali, anche se ampiamente sottostimati, e lo si percepisce solo guardandosi intorno. Sapevamo che con il primo vero freddo avrebbe rialzato la testa, come fanno tutti i virus respiratori. L’importante è che non faccia troppi danni”.
Rezza ha sottolineato come si sia “persa la protezione del vaccino” e di come si registri “un lento aumento delle ospedalizzazioni”.
Una situazione che potrebbe peggiorare col passare del tempo e con quello che si teme possa essere un “doppio picco” ovvero quello dovuto al contagio di Covid e le normali influenze che ogni anno avvengono e creano altrettante problematiche.
“L’ondata di influenza arriverà più tardi, probabilmente dopo Natale. Il problema è che potrebbe sommarsi al picco del Covid, con il rischio di ingolfare i pronto soccorso e i reparti ospedalieri”, ha spiegato Rezza.
Tornano le mascherine
Alla situazione descritta che vale, per ora, per l’Italia ma anche per il resto d’Europa, va aggiunta una prima presa di posizione di un Paese europeo, l’Austria.
Infatti, a seguito della forte ondata di Covid-19 e di influenza, il ministro della Sanità austriaco Johannes Rauch ha consigliato di indossare le mascherine laddove si riuniscono molte persone anziane o malate come, ad esempio, negli ospedali case di cura e negli ambulatori.
Tornano quindi protagoniste le mascherine con la raccomandazione di farne uso anche nei trasporti pubblici affollati. “Siamo nel mezzo di un’ondata di coronavirus, il monitoraggio nazionale delle acque reflue lo dimostra molto chiaramente”, ha detto Rauch.
Lo stesso Ministro ha spiegato come in Austria i nuovi contagi da Covid-19 nell’ultima settimana siano saliti del 39%, e 30.000 austriaci abbiano il coronavirus accertato.