In Italia si registra un nuovo calo dei contagi da Covid-19.
Secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, nell’ultima settimana di agosto 24-30 si rileva una diminuzione del 15,8% dei nuovi casi di Covid-19 rispetto alla precedente. In calo i casi positivi e le persone in isolamento domiciliare. “Dopo il ‘rimbalzo’ della scorsa settimana il numero dei nuovi casi settimanali torna ad assestarsi intorno a quota 149 mila, con una media mobile a 7 giorni di oltre 21 mila casi al giorno, documentando che da metà agosto, al di là di modeste oscillazioni, la curva è in fase di plateau” spiega Cartabellotta.
Il calo dei contagi si registra in tutte le Regioni, in ben 98 Province mentre nelle restanti 9 si registra un incremento (dal +0,3% di Torino al +23,6% di Lecco). In calo anche i tamponi processati sia quelli rapidi che quelli molecolari rispettivamente dell’8,7% e del 2,8%. Il monitoraggio rileva anche un calo dei morti per Covid del 24,4% insieme al calo dei ricoverati con sintomi sia delle terapie intensive (11%).
In ritardo sulla quarta dose
“Dal 26 luglio in 5 settimane i ricoveri sono scesi rispettivamente da 434 a 226 in area critica e da 11.124 a 5.427 in area medica. Al 30 agosto il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è dell’8,5% in area medica (dal 4,2% del Piemonte al 22,7% dell’Umbria). E del 2,5% in area critica (dallo 0% di Molise, Provincia Autonoma di Trento e Valle D’Aosta al 5% dell’Abruzzo)” ha specificato il direttore Gimbe.
Sul fronte della quarta dose però siamo ancora in ritardo. Con oltre 15 milioni di over 60 e fragili che non hanno ricevuto il secondo richiamo del vaccino anti-covid. La quarta dose va fatta “subito” ed è inutile aspettare i vaccini aggiornati. Per Cartabellotta “rimane un lontano miraggio il target di 100 mila somministrazioni fissato il 13 luglio scorso dalle linee di indirizzo dell’Unità per il completamento della campagna vaccinale”.