Covid, focolaio tra giovani dopo vacanza in Puglia. Decine di casi in tutta Italia

Covid, focolaio tra giovani dopo vacanza in Puglia. Decine di casi in tutta Italia

Decine di positivi in tutta Italia e decine di persone in quarantena. Prosegue l’attività di tracciamento dei casi.

Scatta l’allarme Covid per un focolaio che si è acceso tra i giovani dopo una vacanza in Puglia. Secondo il Ministero della Salute ci sono almeno trenta casi in tutta Italia. E il rischio è evidentemente che il virus possa diffondersi a macchia d’olio.

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Covid, trenta casi in tutta Italia: il focolaio dopo una vacanza in Puglia

Secondo le ricostruzioni, la vacanza in questione si sarebbe svolta in Puglia, a Manfredonia. Una vacanza per giovani in arrivo da tutta Italia. Facile immaginare il programma delle giornate. Tanto divertimento, discreta quantità di alcolici, feste. Non è chiaro che tipo di precauzioni anti-Covid siano state prese dagli organizzatori e dai ragazzi che hanno preso parte alla vacanza.

Il risultato è un focolaio già intercettato dal Ministero della Salute che conta almeno 30 soggetti positivi in tutta Italia. E ci sono poi decine di persone che sono state messe in quarantena perché venute in contatto con soggetti positivi. E quella delle autorità sanitarie è una corsa contro il tempo. Lo scopo è quello di completare nel minor tempo possibile l’attività di tracciamento così da poter chiudere il cerchio dei contagi prima che il virus si diffonda a macchia d’olio. E il rischio che la situazione possa sfuggire di mano c’è.

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Effetto estate sulla curva dei contagi

Siamo di fronte ai primi prevedibili effetti delle vacanze estive. Niente di nuovo rispetto alla scorsa estate. L’unica differenza è che a distanza di un anno c’è un elevato numero di persone vaccinate e un gran numero di soggetti fragili protetti dal vaccino. Quindi in teoria si dovrebbe assistere ad un aumento dei casi giornalieri (inevitabile o quasi, come testimoniato dagli ultimi bollettini) ma non ad un aumento dei ricoveri in ospedale e dei decessi. In questo caso l’aumento dei casi non dovrebbe comportare nuove chiusure o nuove restrizioni particolarmente stringenti. Ma che tipo di autunno sarà, come sostengono molti esperti, lo decidiamo in queste settimane.

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Come evitare una nuova ondata

Il fattore più importante resta la campagna di vaccinazione. Si deve continuare a vaccinare a pieno regime completando il ciclo di vaccinazione, mettendo in sicurezza tutti gli anziani e i soggetti fragili e mettendo in sicurezza i giovani, che sarebbero più esposti alla variante Delta del Covid. E mettere in sicurezza i giovani sarà fondamentale anche per iniziare nel migliore dei modi il nuovo anno scolastico. Il secondo fattore è la prudenza e la responsabilità dei singoli. È vero che ormai siamo in un’Italia quasi senza restrizioni ma è vero anche che continuare ad osservare le uniche due regole in questione (mascherine in caso di assembramenti e al chiuso e distanziamento interpersonale) è di grande importanza. Nel caso in cui non si dovessero rispettare queste due semplici indicazioni si potrebbe favorire una rapida diffusione del virus che potrebbe sorprenderci prima che la campagna di vaccinazione completi il suo ruolo mettendo al sicuro il Paese con l’immunità collettiva.