Quali sono i giorni più pericolosi per la trasmissione del Covid, ossia i giorni nei quali un positivo ha più probabilità di contagiare.
Uno studio pubblicato su Jama Internal Medicine e ripreso in Italia da diversi quotidiani mostra quelli che sono – o sarebbero, in attesa della valutazione della comunità scientifica – i giorni più pericolosi per il Covid. Si tratta dei giorni durante i quali un soggetto positivo è più contagioso, quindi ha più probabilità di trasmettere il virus.
Covid, quando un soggetto positivo ha più probabilità di trasmettere il virus: quali sono i giorni più pericolosi
Si tratta di una domanda che di fatto ci accompagna dall’inizio dell’emergenza sanitaria e nel corso dell’ultimo anno e mezzo sono state avanzate diverse ipotesi più o meno probabili e credibili. Si tratta però di una domanda di una grande importanza anche dal punto di vista pratico. Riuscire a dare una risposta certa a questo quesito significherebbe poter valutare e ricalibrare ad esempio la quarantena, tanto per fare un esempio.
Lo studio condotto da un ricercatore della Boston University School of Public Health dimostra che i soggetti positivi sono più contagiosi due giorni prima e tre giorni dopo la manifestazione dei sintomi. Si tratta quindi di un arco temporale di cinque giorni durante i quali i soggetti positivi sarebbero più contagiosi.
Analizzando i casi, gli studiosi hanno accertato che i contagi avvenivano poco prima o poco dopo la comparsa dei sintomi nel soggetto infettato.
I sintomatici
Dallo studio emerge anche che una persona sarebbe più contagiosa se sintomatica. In altre parole i soggetti asintomatici sarebbero meno contagiosi.
L’analisi della comunità scientifica
Lo studio in questione sarà analizzato dalla comunità scientifica che dovrà esprimersi sulle conclusioni della ricerca che in parte conferma alcune evidenze già acquisite e che in parte fornisce informazioni importanti sulla trasmissione del virus.
