Almeno in un primo momento, il vaccino contro il Covid non sarà obbligatorio per viaggiare. Ma si pensa ad una patente di immunità.
Con l’inizio della campagna di vaccinazione a livello europeo, il settore dei viaggi e quello del turismo stanno iniziando a pianificare la ripresa. La speranza è che nel giro di qualche settimana o comunque pochi mesi si possa tornare a viaggiare per turismo. Ma per farlo servirà un protocollo di sicurezza condiviso che inevitabilmente prenderà in considerazione la nuova arma – la più sicura – contro il Covid. Il vaccino. Da qui la domanda che circola con insistenza negli ultimi giorni: per viaggiare sarà obbligatorio aver fatto il vaccino contro il Covid?
La patente di immunità per treni, aerei, stadi e cinema
L’ipotesi che sta prendendo piede è quella del passaporto vaccinale. L’idea è quella di standardizzare i risultati dei test molecolari e antigenici e poi, in un secondo momento, includere la certificazione di aver fatto il vaccino contro il Covid, che garantisce l’immunità.
I certificati in questione dovrebbero essere caricati su una piattaforma digitale, un’applicazione da mostrare al momento dell’imbarco. E lo stesso principio potrebbe essere adottato per accedere ad esempio allo stadio o per assistere ad un concerto. In poche parole, la patente di immunità potrebbe essere in formato digitale e consentirebbe di viaggiare su treni e aerei, entrare allo stadio, al cinema o in un palazzetto per assistere ad un concerto.
Il vaccino sarà obbligatorio per viaggiare?
Quindi, almeno in un primo momento il vaccino non sarà obbligatorio per viaggiare o comunque non sarà l’unico criterio per il via libera. Questo perché soprattutto nelle prime fasi la campagna di vaccinazione coprirà solo determinate categorie: medici, operatori sanitari e soggetti fragili. Il vaccino contro il Covid potrebbe diventare una discriminante decisiva a partire dalla prossima estate, quando si sarà arrivati ormai alla vaccinazione di massa.