Covid, Massimo Galli: “Il vaccino non funziona con tutti”

Covid, Massimo Galli: “Il vaccino non funziona con tutti”

Ospite a Mattino 5 il dottor Galli parla dei cambiamenti del 1° maggio, del rischio di un auto-lockdown per i fragili e dei vaccini.

Durante la nuova puntata di Mattino 5 il dottor Galli ha detto la sua opinione sul possibile allentamento delle restrizioni e dell’uso delle mascherine dal 1° maggio. Giusto essere ottimisti ma far finta che il Covid non ci sia più sarebbe un errore. La sua paura più grande riguarda la parte della popolazione più fragile e il rischio della pressione sugli ospedali. “Teniamo conto che abbiamo una fetta di persone non vaccinate o mal vaccinate. E poi purtroppo il vaccino non è democratico, non funziona con tutti allo stesso modo” spiega.

Secondo lui, per quanto riguarda l’uso delle mascherine, queste andrebbero lasciate sui mezzi di trasporto e in quei luoghi al chiuso dove si verificano concentrazioni di persone che rimangono l’una accanto all’altra per diverso tempo. Allentare del tutto potrebbe avere come rischio quello di “un auto-lockdown dei fragili”.

vaccino Covid

La prospettiva del 1° maggio

C’è grande attesa per ciò che il Governo deciderà di fare dal 1° maggio e si aspetta il nuovo decreto. Durante la puntata di Mattino 5 l’ospite in questione è stato incalzato sulla situazione attuale in base ai dati ufficiali. A tal proposito il dottor Massimo Galli ha detto: “Se devo basarmi sui numeri già mi trovo in difficoltà per una questione molto banale, sono approssimativi”. I dati ufficiali non tengono infatti conto delle infezioni non registrate.

Basandosi dunque solo ed esclusivamente sui dati ufficiali e sull’impatto contenuto registrato negli ospedali la situazione è abbastanza rassicurante. “La vena d’ottimismo viene dal fatto che molto non è accertato e dichiarato” ha però aggiunto Massimo Galli invitando dunque alla prudenza. Poi ha così concluso: “A me preme solo un discorso. Per quanto sia il primo ad aver auspicato che il problema fosse alle spalle, il problema c’è ancora e la prudenza va ancora mantenuta”.

Secondo Galli i nuovi provvedimenti “non devono essere impedimenti a tutta una serie di attività ma la premessa per non trovarci daccapo”.