Covid, Oms: “Improbabile la fuga da laboratorio”. E gli Usa accusano: “Rapporto scritto con aiuto Cina…”

Covid, Oms: “Improbabile la fuga da laboratorio”. E gli Usa accusano: “Rapporto scritto con aiuto Cina…”

Pubblicato il rapporto dell’Oms sull’origine del Covid. La fuga da un laboratorio è considerata improbabile mentre l’ipotesi principale è il passaggio animale-uomo.

GINEVRA – L’Oms ha pubblicato il tanto atteso rapporto sul Covid-19. E già dalle prime indiscrezioni si attendevano contestazioni da parte dell’Amministrazione americana.

Oms, molto probabile passaggio animale-uomo

Il rapporto degli esperti dell’Organizzazione mondiale della Sanità dopo la loro missione in Cina sostiene che l’ipotesi di una fuoriuscita del virus del Covid-19 in un incidente di laboratorio è “estremamente improbabile“. La trasmissione del virus del Covid-19 all’uomo da un animale intermediario – sostiene il rapporto – è un’ipotesi da “probabile a molto probabile“.
Manca una parola definitiva sull’ipotesi di una trasmissione diretta all’uomo attraverso la carne congelata. Secondo l’Oms, la probabilità è “molto bassa“, ma non è esclusa. Sulla pista della carne congelata la Cina ha insistito molto: l’idea di un’origine dell’agente patogeno da altri Paesi è stata utilizzata fin qui per respingere le accuse di aver gestito male l’emergenza.

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Le parole del direttore generale

Tutte le ipotesi sull’origine del virus responsabile del Covid-19 necessitano di “ulteriori studi“, ha detto il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel giorno della diffusione delle conclusioni della missione degli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità in Cina.

Le accuse degli Stati Uniti

Da Oltreoceano si sono levate una serie di accuse nei confronti del rapporto. “Gli Stati Uniti sono seriamente preoccupati sulla metodologia e sul processo” con cui si sta elaborando il rapporto dell’Oms sulle origini del Covid, e una delle preoccupazioni è che il governo cineseapparentemente ha aiutato a scriverlo“. Così il segretario di stato americano Antony Blinken in una intervista televisiva.