Numeri allarmanti per i contagi da Covid. Il mese di ottobre spaventa gli esperti: i dati in aumento non devono essere sottovalutati.
Il tema Covid e contagi torna ad essere allarmante in Italia. Il mese di ottobre, infatti, si è aperto con numeri preoccupanti e un incremento notevole dei casi. Nonostante l’arrivo dei nuovi vaccini con la circolare sul tema, i dati dell’ultima settimana, e precisamente dal 28 settembre al 4 ottobre, hanno sottolineato un notevole aumento, anche dei ricoveri.
Covid, ottobre inizia con numeri da paura
Da quanto si apprende dall’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità relativo alla situazione epidemiologica nel nostro Paese, infatti, pare proprio che il mese di ottobre si sia aperto in modo critico. Aumento di casi di contagi ma anche un, seppur lieve, incremento dei ricoveri.
I dati relativi alla settimana compresa tra il 28 settembre e il 4 ottobre hanno messo in evidenza che in Italia, i contagi sono saliti del +13% con un’incidenza aumentata da 66 a 75 ogni 100mila abitanti. I numeri fanno il confronto con i precedenti sette giorni.
Ma non solo. Sono aumentati anche i ricoveri. Il tasso di occupazione in area medica è al 5%, pari a 3.146 ricoverati, in lieve aumento rispetto a sette giorni fa quando era 4,4%.
Resta stabile, invece, l’occupazione in terapia intensiva, pari all’1,1% (94 ricoverati) rispetto allo 0,9% di 7 giorni fa. L’indice Rt, di trasmissibilità, sale a 0,96 rispetto allo 0,90 di una settimana fa, ancora sotto la soglia epidemica.
I soggetti più colpiti
L’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità ha anche individuato la fascia maggiormente colpita o meglio quella in cui si registra il più alto tasso di incidenza settimanale. Si tratta della fascia compresa tra gli 80 e gli 89 anni.
Per quanto riguarda le altre età, invece, l’incidenza è stabile tranne che quella da 0 a 9 anni, in lieve diminuzione.