Covid, quarantena equiparata alla malattia: riaperte le pratiche del 2021
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Direttore: Alessandro Plateroti

Covid, quarantena equiparata alla malattia: riaperte le pratiche del 2021

Inps

L’annuncio dell’Inps sulla quarantena per il Covid equiparata alla malattia: riaperte le pratiche del 2021.

Sono state riaperte le pratiche relative al 2021 dei lavoratori in quarantena per il Covid e che si vedranno riconoscere il periodo trascorso a casa come malattia, quindi senza tagli sulla busta paga.

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Quarantena per il Covid equiparata alla malattia, riaperte le pratiche del 2021

Il riconoscimento della quarantena per il Covid come malattia era stato sospeso per esaurimento dei fondi a disposizione aprendo una discussione tra il governo e i sindacati. Con il rifinanziamento dedicato alla misura, la quarantena viene quindi riconosciuta come malattia. Si parla delle pratiche relative all’anno 2021. Il riconoscimento vale sia per i dipendenti pubblici che per i dipendenti privati che, in quarantena, non hanno potuto lavorare in smart working.

“La nuova formulazione dell’articolo 26 stabilisce che l’equiparazione a malattia del periodo trascorso in quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, dai lavoratori del settore privato, viene riconosciuta fino al 31 dicembre 2021“, comunica l’Inps annunciando la riapertura delle pratiche relative al 2021.

Per quanto riguarda i fondi, il governo ha fissato un limite massimo di spesa di 663 milioni circa per il 2020 e di 976 milioni di euro circa per il 2021. Si procede ovviamente in ordine cronologico risolvendo le pratiche cronologicamente anteriori.

Di seguito il testo integrale della nota condivisa dall’Inps.

Inps
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La trattativa tra i sindacati e il governo

Dopo lo stanziamento iniziale di 663 milioni per coprire il 2020, in un primo momento la misura non era stata rifinanziata. L’Inps aveva quindi comunicato che sarebbe stato possibile erogare l’indennità solo per il 2020. La notizia aveva scatenato la protesta dei sindacati, che hanno avviato un lungo confronto con il governo chiedendo nuovi fondi per rifinanziare la misura. L’accordo è stato trovato anche grazie al lavoro di mediazione del ministro del Lavoro Andrea Orlando. L’intervento ha evitato un taglio dello stipendio per i lavoratori costretti a trascorrere un periodo in quarantena a causa del Covid senza la possibilità di lavorare da casa con la formula dello smart working.

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ultimo aggiornamento: 20 Novembre 2021 19:12

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