Intanto Zelensky invita il presidente cinese Xi Jinping in Ucraina, con lo scopo di riallacciare i contatti con il Paese.
“Questa guerra ibrida che l’Occidente ha scatenato contro il nostro Paese durerà per lungo tempo”, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Interfax. La Russia chiede fermezza, fiducia, concentrazione e unità attorno al presidente, con una continua difesa dei propri interessi.
“Continueremo i contatti con il Comitato olimpico internazionale proprio per proteggere gli interessi dei nostri atleti”, ha aggiunto il portavoce Dmitry Peskov, citato dalla Tass, che accusa i Paesi occidentali di aver scatenato una guerra ibrida contro la nazione russa.
Russia contro Occidente
Gli Stati Uniti hanno annunciato la decisione, sotto proposta dell’Ue, di creare un tribunale speciale per perseguire la Russia per il crimine di aggressione. “Si sono gingillati con questa tsatskaya per lungo tempo”, ha affermato il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov.
Il piano di dispiegare armi nucleari tattiche in Bielorussia dovrà indurre la Nato a “valutare la gravità della situazione attuale”. Secondo il trattato New Start sulla limitazione della armi nucleari, gli Usa “non hanno il diritto di rifiutare di fornire alla Russia ogni sei mesi i dati. Ryabkov aggiunge che, per rifiutare, Washington dovrebbe sospendere la sua partecipazione o uscire dal trattato. Tuttavia, sembra che gli Usa intendano interrompere lo scambio di dati in risposta alla decisione di Mosca di sospendere la partecipazione al New Start.
Xi Jinping a Kiev
Volodymyr Zelensky intanto ha invitato il leader cinese Xi Jinping a Kiev. “Siamo pronti a vederlo qui”, ha affermato il presidente ucraino in un’intervista all’agenzia stampa Associated Press, tenuta a bordo di un treno. “Voglio parlare con lui. Ho avuto contatti con lui prima della guerra su larga scala”, ma adesso il leader ucraino intende riprenderle i rapporti con la Cina.
Il presidente Zelensky teme che la guerra possa essere ostacolata dalle divisioni degli Stati Uniti, e che possa essere influenzata dallo spostamento delle forze politiche a Washington. E’ infatti consapevole che il successo del suo Paese è stato in gran parte dovuto al sostegno militare internazionale, soprattutto quello degli Stati Uniti e dall’Europa occidentale.