In un’intervista a “Otto e mezzo”, Lilli Gruber incalza Carlo Calenda sulla crisi di Azione: ecco la replica del leader.
La recente puntata di “Otto e mezzo“, il popolare talk-show di La7 condotto da Lilli Gruber, ha visto il leader di Azione, Carlo Calenda, confrontarsi con uno dei momenti più difficili della sua carriera politica.
La crisi interna del suo partito, è stata al centro della discussione, con la conduttrice che non ha esitato a mettere il “dito nella piaga”. Ecco cosa ha detto.
Le parole di Lilli Gruber sulla crisi di Azione
Mentre sullo sfondo scorrevano le immagini dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, come riportato da Il Tempo, Lilli Gruber ha lanciato una provocazione che non è passata inosservata.
“Anche il suo partito con l’acqua alla gola..“, ha detto ironicamente. La conduttrice ha poi proseguito con una serie di domande taglienti a Calenda che ha risposto: “Mi piace la similitudine con l’alluvione“.
Il leader di Azioni ha risposto con una certa amarezza, ammettendo che la situazione attuale del partito rappresenta “un grande dolore personale“.
Il politico ha riconosciuto di aver commesso un errore: “Credo di aver sbagliato ad aver aperto le porte del partito a persone che non avevano un partito che le candidava“.
La motivazione? “L’ho fatto perché avevano sostenuto Draghi contro la sfiducia di Berlusconi“, ha spiegato.
Secondo Calenda, finché i risultati elettorali sono stati soddisfacenti, queste persone hanno trovato un loro posto all’interno del partito. Tuttavia, la situazione è cambiata rapidamente: “È iniziato un balletto di retroscena e ho chiesto che chiarissero“.
Questo invito al chiarimento sembra essere stato un punto di svolta, portando a una serie di dimissioni significative.
La spiegazione di Carlo Calenda
In particolare, gli abbandoni di Enrico Costa, Mariastella Gelmini, Mara Carfagna e Giusy Versace sono stati un duro colpo per Azione, segnalando una spaccatura significativa all’interno del partito.
La conduttrice Lilli Gruber ha incalzato il suo ospite chiedendo: “Cosa ha sbagliato lei e perché se ne sono andati?“.
Il leader di Azione non ha esitato a fare un’autocritica, evidenziando che la posizione centrale del partito, soprattutto in vista delle prossime elezioni europee, è percepita come: “Molto difficile da tenere“.