Crisi di governo, l’Udc dice di no alla proposta del premier Conte. Si complica la conferma del presidente del Consiglio.
ROMA – Il no dell’Udc alla proposta del premier Conte si complica la strada per una riconferma dell’esecutivo. I pontieri sono alla ricerca dei Responsabili, ma il rifiuto della componente centristica potrebbe portare il presidente del Consiglio a non avere i numeri al Senato.
Come riportato dall’AdnKronos, il no di Udc avrebbe portato 8 senatori in meno a disposizione del premier per una possibile maggioranza allargata. Numeri che preoccupano Palazzo Chigi e sono in corso tutti i ragionamenti per capire come comportarsi.
Il no dell’Udc
Il no dell’Udc complica i piani del premier Conte. Da Palazzo Chigi nella serata di venerdì 15 gennaio era stato espresso grande ottimismo su un possibile accordo tra il partito guidato da Lorenzo Cesa e il presidente del Consiglio, ma il no alle dimissioni hanno portato i Responsabili a rifiutare la proposta.
L’Udc, infatti, chiedeva un passo indietro da parte del primo ministro per dare vita a delle consultazioni lampo prima del Conte ter. Una proposta non condivisa dai 5 Stelle. Il presidente del Consiglio, che continua a non escludere l’ipotesi di salire al Colle subito dopo il passaggio alla Camera, per dare vita ad un nuovo esecutivo.
Partito Democratico e M5s preoccupati
La mancanza dei numeri preoccupa sia il Partito Democratico che il M5s. Alcuni dei grillini, come riportato da La Repubblica, chiedono al premier un passo indietro per salvare l’esecutivo. Dimissioni, consultazioni e una nuova maggioranza anche con Italia Viva.
Anche dal Nazareno, che ha visto il ritorno del deputato di Iv Vito De Filippo, c’è preoccupazione per il voto in Senato. I numeri sembrano non esserci e i democratici non sono intenzionati ad accettare una maggioranza debole. Tutte le ipotesi sono sul tavolo e il weekend sarà pieno di confronti per capire come muoversi in Parlamento.
Crisi di governo, Renzi: “Noi decisivi”
La frattura nel panorama di quelli che dovrebbero essere i responsabili o almeno parte dei responsabili, evidentemente fa piacere a Matteo Renzi, consapevole che le sorti del governo potrebbero passare – di nuovo – per Italia Viva.
“Noi siamo sui contenuti e ogni giorno che passa diventa più chiaro che la verità vince sulle veline del Palazzo. Al Senato i 18 senatori saranno decisivi visto che la maggioranza al momento è tra 150 e 152. Non rispondiamo alle provocazioni e lavoriamo sui contenuti”, ha dichiarato il leader di Italia Viva.
Passo indietro di Mastella
Anche Clemente Mastella ha deciso di fare in un passo indietro. In un’intervista a TgCom24, l’ex ministro si è tirato fuori. “Ci sarà un Conte Ter con Italia Viva“, la sua previsione.