La replica di Italia Viva a Conte: “Nessun passo indietro sulle dimissioni”. E si fermano i lavori in commissione Finanze.
ROMA – La replica di Italia Viva al premier Conte non si è fatta attendere. Nessun passo indietro da parte di Iv. Fonti renziane hanno confermato la linea del partito e non c’è alcun ripensamento sulle dimissioni.
Le tempistiche sul possibile ritiro della fiducia all’esecutivo non sono ancora chiare. Si ipotizzano dimissioni già al termine del Consiglio dei ministri, ma non si esclude un annuncio nella conferenza stampa fissata nel pomeriggio di mercoledì 13 gennaio.
Sì di Iv alle misure anti-Covid. Si fermano i lavori in Commissione Finanze
La possibile crisi di governo frena l’inter parlamentare. Come riportato da La Repubblica, i lavori per un’indagine conoscitiva sull’Irpef in commissione finanze si è fermata. A chiedere lo stop è stata Leu con la sponda di Pd e M5s. Immediata la replica dei renziani: “E’ iniziata la rappresaglia“.
Non sembrano, invece, esserci problemi per le comunicazioni del ministro Speranza sulle misure anti-Covid. Renzi ha ribadito il sì da parte del suo partito sia alla Camera che al Senato. Forse l’ultima volta da parte di Italia Viva alla maggioranza.
Rosato contro il M5s: “Faranno un governo con Fi e FdI”
La rottura tra Italia Viva e il resto della maggioranza è evidenziata anche dalle dichiarazioni di Ettore Rosato: “Hanno detto mai più un governo con Iv se apriamo la crisi? Vuol dire che faranno un esecutivo con FI e FdI così hanno preso tutto l’arco costituzionale […]. Marcucci è una persona ragionevole e le sue aspettative sulla possibilità di un 10% della sopravvivenza di Conte alla crisi si stanno avverando“, le sue parole riportate da Fanpage.
Duro attacco anche da parte di Luciano Nobili sui social: “Il fatto politico di oggi è che Conte, sfidando Italia Viva, ha detto di no all’ipotesi Conte Ter. Contento lui, contento tutti“.
Renzi: “Pronti ad andare all’opposizione”
Il mancato passo indietro di Italia Viva è confermato anche da Matteo Renzi, riportato da La Repubblica: “Se il premier ha preso questa linea, vuol dire che ha i numeri in Senato. Noi siamo pronti ad andare all’opposizione […]. Vediamo cosa ne viene fuori in Consiglio dei ministri e poi ne parliamo in conferenza stampa […]“.