Alla luce della recente situazione di crisi, tra i partiti candidati alle elezioni dilaga l’idea di puntare sul nucleare.
In occasione delle elezioni politiche del 25 settembre, tra i vari temi affrontati quello sull’energia sembra avere un peso piuttosto rilevante. Si tratta infatti di uno tra gli argomenti più discussi nelle ultime settimane all’interno delle campagne elettorali portate avanti dai vari partiti: alcuni puntano sulle energie rinnovabili, mentre altri sul nucleare.
Stiamo assistendo ad una grave crisi generale, che riguarda il settore energetico, quello alimentare e i carburanti. La situazione di pandemia, il conflitto tra Russia e Ucraina e la siccità dilagante da gennaio 2022 hanno provocato innumerevoli danni. Aziende e consumatori di tutta Europa si trovano in grave difficoltà, tra le altre cose, anche per l’esorbitante aumento di bollette di gas e luce.
In sede di elezioni, il tema dell’approvvigionamento energetico è centrale. Le proposte di alcuni partiti mirano all’indipendenza dal gas russo, attraverso la costruzione di rigassificatori e centrali nucleari dislocate per tutta l’Italia.
Si tratterebbe di un cambiamento importante, che porterebbe con sé conseguenze sia positive che negative. I provvedimenti pensati dai vari partiti mirano a scongiurare l’eventualità di un fenomeno chiamato “povertà energetica”.
Nella fattispecie, si tratta dell’impossibilità di pagare servizi fondamentali come riscaldamento, illuminazione e gas. Alcuni partiti stanno mirando a scelte più sostenibili, come la produzione energetica rinnovabile nazionale.
I partiti pro atomo
Nonostante fino a qualche anno fa l’ipotesi di costruire delle centrali nucleari in Italia fosse bandita, ad oggi molti programmi elettorali italiani contemplano questa possibilità. Durante il referendum del 1987 l’Italia si era fermamente schierata contro il nucleare, anche alla luce del recente disastro di Chernobyl.
Purtroppo, una situazione di crisi sempre più grave, ha riportato il nucleare sulla scena. Nella fattispecie, i partiti che si sono dichiarato favorevoli al nucleare sono quelli di destra e del polo di centro (Italia Viva e Azione). No da centro-sinistra e Movimento 5 Stelle.