Crisi nera in Sri Lanka: cosa sta accadendo, e perché?

Crisi nera in Sri Lanka: cosa sta accadendo, e perché?

Lo Sri Lanka sta vivendo uno dei momenti più drammatici della sua storia. Scopriamo i motivi dell’attuale crisi.

Lo Sri Lanka, al momento, sta vivendo la peggiore crisi dal 1948, l’anno nel quale il paese divenne indipendente dal Regno Unito. Il paese è attualmente in rivolta, piegato da una crisi senza precedenti, a livello economico e sociale, in quanto il dissenso politico verso la famiglia Rajapaksa, al Governo da più di 20 anni, è diventato ormai troppo grande da contenere.

La fuga del presidente

Il presidente in carica dello Sri Lanka, Gotabaya Rajapaksa, è fuggito nella notte dal proprio paese, rifugiandosi alle Maldive. Rajapaksa è scappato su un aereo militare, in seguito al mancato imbarco avvenuto il giorno prima verso Dubai. Anche il fratello minore del presidente Rajapaksa, Basil, attualmente ministro delle finanze, sarebbe scappato martedì notte dal paese. Anche a lui sarebbe stato impedito di salire su un volo per Dubai verso gli Stati Uniti.

Manifestazione

Il seguito alla fuga del presidente 73enne, lo Sri Lanka ha dichiarato immediatamente lo stato di emergenza nazionale. “Poiché il presidente è fuori dal Paese, è stato dichiarato lo stato di emergenza per gestire la situazione nel Paese”, ha dichiarato il portavoce del premier Rajapaksa, Dinouk Colombage. Ora, a capo della nazione, c’è il primo ministro, Ranil Wickremesinghe, inviso anche lui ai manifestanti, che attualmente stanno prendendo d’assalto i palazzi del potere.

Le motivazioni della crisi

Al fine di comprendere le origini della rivolta, bisogna tornare indietro allo scorso 31 marzo. In quella data, molte manifestazioni contro il Governo dello Sri Lanka si sono verificate nella capitale, Colombo. Lo Sri Lanka, in quel momento, ha dovuto dichiarare l’emergenza nazionale, imponendo anche il coprifuoco per provare a calmare le proteste verso il presidente Gotabaya Rajapaksa. L’accusa verso Rajapaksa è quella di aver mandato la nazione in bancarotta.