Crosetto: "Ong centri sociali galleggianti"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Crosetto: “Ong centri sociali galleggianti”

Guido Crosetto

Il ministro della Difesa Guido Crosetto interviene nel dibattito sulle Ong paragonandole a dei centri sociali galleggianti.

Guido Crosetto condivide la linea del governo sulla questione immigrazione lodando il pugno duro dell’Italia per la necessità di imporre la questione a livello europeo. Sulle Ong inoltre, il ministro della Difesa in un’intervista alla Verità dichiara: “Basta andare a vedere chi le finanzia. Ma non le considero uno strumento politico. Piuttosto, ideologico. Sono un po’ come centri sociali galleggianti. Non fanno riferimento a nessun partito, ma perseguono alcune volte strategie di rottura, di ricerca di scontro: sembra che alcune volte siano più interessate all’impatto politico del loro lavoro che alle persone che raccolgono dagli scafisti”.

Anche Crosetto si aspetta una soluzione da parte delle istituzioni europee e che l’Ue costruisca luoghi che permettano “un’uscita civile dall’Africa, rispettosa della dignità delle persone”. Serve, per il ministro della Difesa, una nuova operazione europea per la sicurezza nel Mediterraneo e combattere le organizzazioni criminali che si arricchiscono con questa “tratta dei disperati”.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

Guido Crosetto
Guido Crosetto

Un piano Marshall per l’Africa

Bisogna costruire un sistema di accoglienza e integrazione, perché secondo Crosetto “Non ha alcun senso pulirsi la coscienza facendo finta di accogliere i migranti sul territorio europeo per poi consegnarli alla schiavitù, alla povertà, allo sfruttamento, alla malavita o all’integralismo”. C’è bisogno, invece, di aiutare queste persone a cambiare le loro condizioni economiche, di sicurezza e di aspettativa di vita, che sono i motivi per il quale abbandonano la loro terra e la loro casa.

Il governo Meloni sta mettendo a punto un nuovo piano per l’immigrazione che punta a una sorta di piano Marshall per l’Africa per creare un meccanismo sicuro di ridistribuzione e accoglienza controllata. Un piano di 100 miliardi da destinare all’Africa, in particolare a paesi del Sahel come Tunisia, Marocco, Niger, Libia e altri paesi per raggiungere delle intese e mettere e fermare l’immigrazione clandestina e incontrollata.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 14 Novembre 2022 11:34

Salvini pronto a “pugno duro sugli sbarchi”

nl pixel