Crosetto: “Così vorrebbe dire dichiarare guerra alla Russia”

Crosetto: “Così vorrebbe dire dichiarare guerra alla Russia”

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sui temi dell’attualità italiana e internazionale: la guerra Ucraina-Russia e il terrorismo.

Ospite del programma di Rete 4, ‘Quarta Repubblica’, Guido Crosetto, ministro della Difesa, ha avuto modo di affrontare delle tematiche molto importanti dell’attualità italiana e internazionale. Focus, ovviamente, sulla guerra tra Ucraina e Russia ma anche sull’allerta terrorismo che, inevitabilmente, sta coinvolgendo anche il nostro Paese.

Guido Crosetto

Crosetto, il commento sulla guerra in Ucraina

Tra i primi passaggi delle parole di Crosetto, quello del confronto tra la difesa italiana e quella dell’Ucraina: “La nostra difesa militare al momento non è a un livello accettabile secondo me, se avessimo subito un attacco come quello in Ucraina sarebbe diverso”, le sue parole. Sulla possibilità ipotizzata da Macron di mandare truppe Nato in difesa degli ucraini, invece, il ministro ha precisato: “Ho detto diverse volte che Macron non deve parlare a nome della Nato: l’Italia non ha mai pensato di mandare soldati in Ucraina semplicemente perché non è in guerra, ma aiuta uno Stato aggredito”.

In questa ottica sono ancora più precise le parole successive: “Mandare aiuti o mandare le truppe sono cose molto diverse. La seconda vorrebbe dire dichiarare guerra alla Russia e noi non siamo d’accordo”, il pensiero raccolto pure dall’account X ufficiale della trasmissione.

Il terrorismo e la posizione dell’Italia

Non manca anche un passaggio delicato sul terrorismo, specie dopo quanto accaduto a Mosca negli ultimi giorni: “Il terrorismo non è mai finito. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, combattono l’Isis, sono in Africa”.

E ancora: “Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e le nostre forze di polizia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo di sconfiggere. Tutti i giorni ci sono attentati terroristici, magari non in Italia, non solo in Europa. È un fenomeno che esiste, sempre presente, che viene combattuto quotidianamente”, ha terminato Crosetto.