La risposta senza peli sulla lingua di Giuseppe Cruciani sul caso Rai-Scurati e il monologo censurato dalla tv di Stato.
Sono stati diversi i commenti sul caso del monologo sul 25 aprile che sarebbe stato censurato dalla Rai ai danni di Antonio Scurati che avrebbe dovuto parlare a ‘Che Sarà’ su Rai 3. L’ultimo è stato quello di Giuseppe Cruciani che come sempre non le ha mandate a dire replicando a ‘Quarta Repubblica’ con un contro monologo ad effetto.
Cruciani, la risposta al caso Scurati-Rai
Ospite di Nicola Porro a ‘Quarta Repubblica’, Cruciani ha risposto alla vicenda che riguarda la Rai e il presunto caso di censura ai danni di Scurati: “Il mio monologo è questo: nessuno minaccia seriamente Antonio Scurati. Non faccia la vittima. La sua vita non è in pericolo, certamente il suo conto in banca aumenterà. Anzi, deve solamente ringraziare per questa enorme pubblicità che gli hanno regalato”, ha detto il conduttore de La Zanzara.
Proseguendo nel suo discorso e supportato dal presentatore: “Nessuno vuole la morte di Scurati o che qualche imbecille si avventi contro di lui che, per altro, era conosciuto da una minima parte degli italiani. Anche se questo non vuole dire nulla, oggettivamente”.
La frecciata: “Una trasmissione a Scurati”
La provocazione di Cruciani nel suo contro monologo è poi andata avanti: “(Scurati ndr) dovrebbe accendere i ceri ai dirigenti della Rai e pure alla Meloni, è inutile che fa la vittima perché nessuno minaccia la sua vita. Invece il suo conto in banca aumenterà certamente. In ogni caso, io avrei fatto fare un intero comizio a Scurati, forse gli avrei dato un’intera trasmissione”, ha esagerato l’ospite di Porro.
Secondo il presentatore radiofonico il monologo che aveva preparato Scurati “non era sul 25 aprile ma era un attacco al governo attuale”, un qualcosa per fare “propaganda” contro il Governo Meloni.
“Ripeto, io glielo avrei fatto fare. Anche tre o quattro volte”, ha aggiunto. “Dategli un intero canale […]. La Meloni quando è andata al Governo cosa controllava? La Rai? Zero. Era l’unico partito all’opposizione. Questo dimostra che si possono vincere le elezioni. Ripeto, dategli una trasmissione, un intero canale. Dategli l’intera Rai 3 a Scurati che è un bravissimo storico e vedrete che i voti della Meloni e di Fratelli d’Italia passeranno al 40 per cento”.