Giuseppe Cruciani commenta con toni accesi il caso Ramy, critica l’europarlamentare Ilaria Salis e si scaglia contro Carlo Conti e il corso di “teoria Queer”.
Giuseppe Cruciani, conduttore del celebre programma radiofonico La Zanzara, ha affrontato con la sua solita provocazione alcuni temi di attualità durante l’ultima puntata. Tra questi, il caso del giovane Ramy, morto durante un inseguimento con i carabinieri, e l’attacco a Ilaria Salis.
Cruciani parla del caso Ramy e attacca Ilaria Salis
Cruciani ha espresso una posizione netta sul caso di Ramy, morto in seguito a un incidente durante un inseguimento.
“La responsabilità principale, anzi l’unica responsabilità, è di chi guidava la moto, di chi non si è fermato al posto di blocco, di chi poi si è schiantato”, ha dichiarato, scagionando polizia e carabinieri da qualsiasi colpa.
Il conduttore ha anche lodato il padre del giovane per aver invitato alla non violenza, definendolo un “modello da seguire”.
Cruciani ha poi preso di mira Ilaria Salis, europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), che aveva sottolineato come le proteste degli amici di Ramy avessero favorito la chiarezza sul caso.
“Er complotto der motorino e del posto di blocco”, ha ironizzato, aggiungendo che il disagio sociale non può giustificare azioni illecite.
Secondo Cruciani, chi compie furti non sempre è spinto dalla miseria: “Non erano poveracci, erano gente che girava con piumini e moto costose. Non c’entra nulla il disagio sociale”.
“Teoria Queer” e le pari opportunità: altre polemiche
Il conduttore ha dedicato spazio anche al corso di teoria Queer dell’Università di Torino, invitando il pubblico a informarsi ironicamente sul suo significato.
In un’altra stoccata, Cruciani ha criticato Carlo Conti per aver proposto di favorire le donne nei concorsi in caso di parità: “Che segnale è questo? Nella scala della commiserazione, se ci fosse un trans o un disabile, chi verrebbe prima? Siete completamente pazzi”.