Cyberattacchi come guerre: Crosetto lancia l’allarme sulla sicurezza digitale
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Direttore: Alessandro Plateroti

Cyberattacchi come guerre: Crosetto lancia l’allarme sulla sicurezza digitale

Guido Crosetto

Guido Crosetto definisce gli attacchi informatici “vere guerre ibride” e chiede un cambio di strategia nella cybersicurezza.

Negli ultimi anni, il concetto di guerra si è trasformato. Oggi, oltre ai conflitti armati, si combatte anche sul piano digitale. Lo ha ribadito il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervistato dal Corriere della Sera, dopo che il suo profilo su X è stato violato da un attacco informatico secondo quanto scritto da ansa.it.

Crosetto ha definito questi episodi come parte di una nuova forma di conflitto: “La nuova guerra non si fa solo con le armi, ma anche attaccando la sicurezza, i sistemi informatici, hackerando profili, diffondendo su scala mondiale fake news e disinformazione.” Per il ministro, si tratta ormai di “vere guerre ibride”.

Guido Crosetto
Guido Crosetto – newsmondo.it

Serve una strategia di reazione

Il titolare della Difesa sottolinea che l’Italia non può più limitarsi alla sola protezione passiva: “E forse è arrivato il momento in cui dobbiamo passare dalla mera difesa della nostra cybersicurezza al contrattacco.” Un’esortazione che si collega alla crescente vulnerabilità delle istituzioni davanti ai cyberattacchi.

Crosetto è chiaro: “Dobbiamo reagire, o rischiamo di soccombere. C’è un cambio di strategia in atto, è ora di prenderne atto. E cambiare le regole, perché quello che stiamo facendo finora non basta.” Il riferimento è a un contesto globale in cui disinformazione, furti digitali e manipolazioni informatiche diventano strumenti bellici a tutti gli effetti.

L’attacco al profilo del Ministro

Il caso personale che ha coinvolto Crosetto rende ancora più urgente la questione. Nei giorni scorsi, il suo profilo su X è stato hackerato, superando anche sofisticate barriere di sicurezza: “Per arrivare al mio profilo — spiega il ministro al Corriere — ci sono una serie di meccanismi di sicurezza, mi hanno cambiato mail, sono riusciti a superare controlli che ovviamente su un dispositivo del responsabile della Difesa sono molto alti. Non è una cosa qualsiasi.”

Crosetto ha specificato che, pur disponendo di un telefono riservato per questioni sensibili, “resta un fatto molto grave”. Ha annunciato che presenterà una denuncia formale e attende un rapporto dalla società proprietaria della piattaforma X per chiarire l’accaduto.

Le parole del ministro lanciano un chiaro segnale: gli attacchi informatici non sono più casi isolati ma atti ostili strutturati. È tempo di rivedere le politiche di cybersicurezza, rendendole più attive, reattive e adeguate a una guerra che non si combatte più solo con le armi, ma con codici, algoritmi e manipolazioni digitali.

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ultimo aggiornamento: 8 Settembre 2025 12:36

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