Danilo Coppola estradato in Italia da Abu Dhabi: l’imprenditore romano, condannato per bancarotta fraudolenta, torna in patria.
L’imprenditore romano Danilo Coppola, noto per essere uno dei protagonisti dello scandalo dei “furbetti del quartierino“, è stato estradato in Italia dalle autorità degli Emirati Arabi Uniti.
La notizia, riportata dall’Ansa.it, è stata accolta con soddisfazione dall’attuale ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
L’estradizione di Danilo Coppola: le parole del ministro Nordio
L’estradizione di Coppola è il risultato di intense attività diplomatico-giuridiche intraprese negli ultimi mesi dal governo italiano. Culminate con la visita del ministro Nordio ad Abu Dhabi lo scorso febbraio.
Durante il suo incontro con il ministro della Giustizia emiratino, Mohammed Al Nuaimi, il governo italiano aveva posto particolare enfasi su diverse richieste di estradizione pendenti.
Il ministro italiano ha espresso grande soddisfazione per l’esito positivo delle trattative diplomatiche che hanno portato all’estradizione dell’imprenditore romano.
“Vorrei esprimere la mia gratitudine al ministro Al Nuaimi (…) per noi non può esservi nessuna impunità per chi commette crimini in Italia e cerca rifugio all’estero“, ha dichiarato.
Il percorso giudiziario dell’ex “furbetto del quartierino”
Danilo Coppola, come riportato da Tgcom24, è stato al centro di numerosi procedimenti giudiziari nel corso degli ultimi due decenni.
La condanna definitiva che ha portato alla sua estradizione è quella emessa il primo luglio 2022. Che lo ha visto riconosciuto colpevole di tre episodi di bancarotta fraudolenta.
La pena inizialmente inflitta era di sette anni di reclusione, poi ridotta a sei anni, due mesi e dodici giorni. Tenendo conto del periodo già trascorso in carcere e agli arresti domiciliari.
A questa pena si sono aggiunti ulteriori tre mesi di reclusione per una condanna per diffamazione a Bergamo. Ma la situazione legale di Coppola non si ferma qui.
Nel marzo del 2023, il tribunale di Milano ha inflitto un’ulteriore condanna in primo grado a due anni e otto mesi per un nuovo caso di bancarotta legato al fallimento di Porta Vittoria.
Questa sentenza ha portato la pena complessiva a nove anni e otto mesi di reclusione, in continuazione con quella precedente.
Negli ultimi anni, Coppola ha vissuto tra la Svizzera e Dubai, cercando di evitare l’esecuzione delle sentenze italiane.