I dati definitivi dell'Istat sull'inflazione 2020: numeri nerativi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Inflazione negativa nel 2020, è la terza volta dal 1954

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I dati Istat sull’inflazione nel 2020. Dati negativi, è la terza volta dal 1954.

ROMA – I dati Istat sull’inflazione hanno confermato un momento difficile per l’economia italiana. Per la terza volta dal 1954 i prezzi hanno concluso l’anno in negativo.

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L’Istituto di statistica, come riportato da La Repubblica, ha anche aggiornato il conteggio dell’ultimo mese dell’anno. Su base mensile c’è stato un leggero aumento (+0,2%), mentre su quella annua è stata registrata una flessione dello 0,2% (la preliminare era -0,1%).

Il commento dell’Istat

I dati sono stati commentati dallo stesso Istat: “In media nel 2020 i prezzi al consumo hanno registrato una diminuzione pari a -0,2% (da +0,6% del 2019). Al netto degli energetici e degli alimentari freschi, i prezzi crescono dello 0,5% e al netto dei soli energetici dello 0,7%”.

La diminuzione dei prezzi al consumo – si legge nel documento – è la terza registrata a partire dal 1954, da quando cioè è disponibile la serie storica dell’indice NIC. Analogamente a quanto accaduto nel 2016 a differenza di quanto verificatosi nel 1959, la variazione annua negativa dell’indice NIC è imputabile prevalentemente all’andamento dei prezzi dei beni energetici al netto dei quali l’inflazione rimane positiva e in lieve accelerazione rispetto all’anno precedente“.

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Fonte foto: https://www.facebook.com/IstatCensimentiGiornoDopoGiorno

L’Unione dei Consumatori: “Calo dei prezzi un effetto ottico”

I dati Istat sono stati commentati da Massimiliano Donà, presidente dell’Unione dei Consumatori: “Il calo dei prezzi è un effetto ottico. Alcuni dei risparmi sono falsati dal lockdown. Per i trasporti, ad esempio, il calo dei prezzi del 2,3%, che in tempi normali avrebbe prodotto una minor spesa, per una famiglia media, di 80 euro, 124 euro per una coppia con due figli, non determina in pratica alcun effetto reale sul portafoglio degli italiani, visto che sono stati costretti a starsene a casa per gran parte del tempo. A incidere di sicuro, invece, è il rialzo del carrello della spesa dell’1,3% che determina una vera e propria stangata“.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/IstatCensimentiGiornoDopoGiorno

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ultimo aggiornamento: 18 Gennaio 2021 19:39

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