I dati dell’Istat sull’inflazione ha fatto registrare un incremento del +1,9 per cento, ai massimi dal 2012.
ROMA – I dati dell’Istat sull’inflazione hanno confermato le previsioni dei mesi scorsi: la crescita dei prezzi in questo anno post pandemia ha avuto un aumento dell’1,9%, raggiungendo i massimi dal 2012. Nel mese di dicembre, invece, è stato stimato un indice nazionale dei prezzi al consumo con una crescita dello 0,4% su base mensile, portando l’inflazione al 3,9% (a novembre era al 3,7%), confermando la stima precedente.
L’inflazione accelera a dicembre
Nel mese di dicembre, come riferito dall’Ansa, l’inflazione su base tendenziale ha avuto una accelerazione soprattutto per i prezzi dei Beni alimentari, sia lavorati che non lavorati, a quelli dei Beni durevoli e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona.
Inoltre, i prezzi dei Beni energetici continuano il loro aumento in maniera sostenuta e per questo motivo è alto il rischio di una conferma anche nei prossimi mesi. Nell’ultimo mese dell’anno, inoltre, c’è da registrare anche una crescita dell’indice generale. In questo caso, oltre ai fattori detti in precedenza, c’è anche l’influenza dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti.
Infine, continuano a correre i prezzi del carrello della spesa. Si tratta, come detto, di numeri che sembrano confermare il trend dei mesi scorsi e non sembra essere davvero complicato un cambio di passo nei prossimi mesi.
Inflazione cala nella seconda parte dell’anno?
L’inflazione, come detto, è in crescita e non è da escludere un trend simile anche nei prossimi mesi viste le diverse incertezze che sono dovute alla pandemia. Ma, secondo gli esperti, un rallentamento potrebbe esserci nella seconda parte dell’anno e per questo motivo non ci resta che aspettare per capire se le previsioni saranno confermate oppure si dovrà fare i conti ancora con questa crescita dei prezzi nel nostro Paese.