I dazi imposti da Donald Trump e le contromosse dell’Italia: dopo il vertice di governo, il piano di Giorgia Meloni per trattare con il tycoon.
Le prime conseguenze dei dazi di Trump si sentono sulle borse di tutto il mondo. In questo senso i Paesi colpiti stanno provando ad organizzarsi per delle contromosse. Anche l’Italia non sta a guardare e nelle scorse ore a Palazzo Chigi si è verificato un vertice di governo che ha visto Giorgia Meloni e una vera e propria task force riunirsi per capire come agire. Nei piani della Premier anche un incontro diretto alla Casa Bianca con il tycoon.

Dazi, vertice di governo: l’incontro voluto da Giorgia Meloni
A Palazzo Chigi è andato in scena nelle scorse ore un vertice di governo voluto da Giorgia Meloni per cercare le giuste contromisure ai dazi di Donald Trump. Secondo quanto si apprende, l’incontro è durato circa un’ora e mezza. Alla task force hanno preso parte i due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il ministro delle Imprese e made in Italy Adolfo Urso, il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, il ministro degli Affari europei e del Pnrr Tommaso Foti, oltre al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
Il piano della Premier e l’incontro con Trump
Durante il vertice di governo voluto dalla Meloni è stato ribadito che “una guerra commerciale non avvantaggia nessuno”. Inoltre, i componenti del governo italiano, in vista della riunione della giornata odierna con le categorie produttive, hanno analizzato eventuali proposte per sostenere i settori più a rischio.
Tramite una nota, Palazzo Chigi ha fatto sapere che durante la riunione c’è stato “un approfondimento sul tema dei dazi imposti dagli Stati Uniti e le possibili implicazioni per l’economia italiana”. Inoltre i ministri “hanno illustrato” alla presidente del Consiglio “le diverse ipotesi allo studio per sostenere le filiere produttive e rilanciare la competitività delle imprese. Proposte che saranno al centro del confronto con le categorie produttive, in programma per domani”.
Tra gli altri aspetti si è “discusso” anche “degli strumenti necessari per sostenere le imprese, intervenendo sulle regole ideologiche e poco condivisibili del Green Deal e sulla necessità di semplificare il quadro normativo”. Tra gli altri passaggi della nota si legge come sia “emersa la necessità di affrontare il tema con determinazione e pragmatismo, perché ogni allarmismo rischia di causare danni ben maggiori di quelli strettamente connessi con i dazi”.
A questo va aggiunta l’intenzione di Giorgia Meloni di intervenire in modo diretto ipotizzando un viaggio alla Casa Bianca per parlare ed eventualmente trattare direttamente con Trump in merito ai dazi.
La conferma del viaggio da Trump
Proprio l’ipotesi di un viaggio alla Casa Bianca è stata poi confermata su Rete4 dal ministro Foti, ospite della trasmissione di Nicola Porro, ‘Quarta Repubblica‘. “Va da leader in un’Europa senza leader. Va conscia del fatto che la politica dei dazi riguarda l’Ue ma anche a cercare una modalità di confronto chiaro con Trump”, ha detto riguardo la Meloni e il viaggio a Washington che dovrebbe avvenire il prossimo 16 aprile 2025.
In questo senso, Foti ha tenuto a ribadire come per la Premier i dazi siano “un errore”. “Pensiamo che l’Europa debba trovare una modalità per trattare con Trump partendo appunto dal presupposto che tali dazi siano un errore”, ha commentato ancora il ministro nella trasmissione di Rete 4 spiegando quindi ancora più nel dettaglio la posizione della Presidente del Consiglio italiana e, in generale, quella del governo a proposito della misure imposte dal tycoon che hanno creato nel giro di pochi giorni delle forti ripercussioni sui mercati e sulle borse di tutto il mondo.
"Va da leader in un'Europa senza leader e va per cercare una modalità di confronto con Trump. Per Giorgia Meloni i dazi sono un errore."#Foti #DaziTrump #quartarepubblica pic.twitter.com/wRcu3lWavP
— Quarta Repubblica (@QRepubblica) April 7, 2025