DBC: cos'è e come funziona il Dynamic Brake Control
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Direttore: Alessandro Plateroti

DBC: cos’è e come funziona il Dynamic Brake Control

BMW Serie 3 Touring

Sviluppato dalla BMW, il DBC è un sistema di sicurezza volto a migliorare l’efficacia della frenata d’emergenza.

L’industria automobilistica, sfruttando il costante sviluppo delle tecnologie a disposizione, presta sempre maggiore attenzione alla sicurezza. I modelli di più recente generazione, infatti, sono dotati di un vasto apparato di sistemi di sicurezza attiva e passiva che – singolarmente o interagendo tra loro – mirano a preservare l’incolumità del conducente e dei passeggeri della vettura. Tra questi vi sono diversi sistemi che, tramite tecnologie più o meno affini, assistono il conducente nella frenata, rendendola più efficace per dinamica e tempi, ovvero rallentando la vettura in maniera più immediata ed entro uno spazio più contenuto (lo scopo, ovviamente, è quello di evitare collisioni frenando il veicolo per tempo).

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Molte Case automobilistiche sviluppano autonomamente questo genere di sistemi di assistenza; è il caso, tra gli altri, del Dynamic Brake Control (abbreviato con la sigla DBC), ovvero il controllo dinamico della frenata sviluppato dalla BMW.

Cos’è e come funziona il DBC della BMW

Il DBC è un sistema di sicurezza attiva messo a punto dalla BMW. Serve a migliorare l’efficacia dell’azione frenante esercitata da chi si trova alla guida, soprattutto durante le frenate d’emergenza, ossia quelle particolarmente brusche o improvvise.

L’effetto dell’azione del Dynamic Brake Control è quello di velocizzare e rafforzare l’azione dei freni nel momento in cui il guidatore cerca di arrestare la vettura in situazioni di emergenza. In estrema sintesi, il sistema fornisce la massima efficienza di frenata nel minor spazio possibile. Il DBC, ovviamente, non si attiva sempre ma solo al verificarsi di determinate condizioni, ovvero la particolare velocità con la quale il conducente aziona il pedale del freno e l’elevata pressione applicata allo stesso. Nello specifico, il Dynamic Brake Control entra in funzione quando la pressione dell’impianto frenante supera i 30 bar oppure quando l’accumulo di pressione è pari a 6.000 bar al secondo; in aggiunta, il veicolo deve marciare ad una velocità superiore ai 5 km/h. Il sistema non si attiva quando è inserita la retromarcia oppure quando una o più ruote sono controllate direttamente dall’ABS. Una volta azionato, il DBC si disattiva in maniera automatica quando il conducente rilascia il pedale del freno oppure quando la velocità di marcia dell’auto scende al di sotto dei 5 km/h.

Rispetto ai sistemi di prima generazione ancora presenti sul mercato, il DBC BMW funziona per mezzo di un’unità idraulica che fa parte del DSC, ovvero il Dynamic Stabilty Control (il controllo dinamico della stabilità). L’attivazione di questa unità consente al DBC di implementare un’azione di supporto alla frenata d’emergenza. Il sistema DSC agisce anch’esso in situazioni di criticità per garantire la stabilità direzionale della vettura; di solito viene attivato quando l’auto è accesa e agisce anche quando questa affronta tratti di strada in curva. Di contro, il DBC entra in funzione solo quando è effettivamente necessario ed agisce soprattutto come supporto all’ABS, il sistema che previene il bloccaggio dei freni e consente di conservare il controllo della traiettoria della vettura anche in situazioni di potenziale criticità.

Sia il DBC che il DSC sono controllati da un sistema, denominato EBM (Electronic Brake Management). L’unità di controllo, sulla base dei dati raccolti dai sensori che monitorano lo sterzo, le ruote e la forza applicata ai freni, determina quali parti del sistema frenante devono essere attivate e in che misura. In tal modo, il sistema – in collaborazione con altri dispositivi analoghi – assicura la stabilità di traiettoria e massimizza la capacità del veicolo di arrestarsi quando è necessario.

BMW Serie 3 Touring
Fonte foto: https://www.press.bmwgroup.com

Spia DBC accesa: cosa vuol dire

Lo stato di efficienza e funzionalità del Dynamic Brake Control viene monitorata tramite la strumentazione digitale dell’abitacolo. Il computer di bordo segnala, tramite un apposito avviso (oppure tramite un’apposita spia), eventuali problemi e malfunzionamenti del DBC auto.

La comparsa di un avviso o l’accensione della spia luminosa è spesso legata ad un parziale malfunzionamento del sistema. In molti casi, la segnalazione luminosa o digitale può essere provocata da un problema ai sensori; poiché si tratta di dispositivi molto delicati, basta anche una sollecitazione leggermente più forte del solito (come ad esempio un’irregolarità del fondo stradale) per creare degli scompensi. Anche alcuni interventi di manutenzione che riguardano direttamente l’apparato dei freni possono avere le stesse conseguenze. In casi del genere è bene rivolgersi a figure specializzate (elettrauto o meccatronico) oppure ai centri di assistenza convenzionati per analizzare il problema e risolverlo in maniera professionale.

Uno degli avvisi che più di frequente possono comparire è quello “DBC inattivo” che, in genere, va di pari passo con un avviso identico riguardante il DSC. Parimenti, anche problemi di varia natura all’ABS possono influire.

Altri sistemi DBC

Il Dynamic Brake Control è un sistema brevettato dalla BMW ma la sigla ‘DBC’ viene utilizzata anche da altre Case automobilistiche per indicare altri dispositivi e tecnologie similari. La Hyundai, ad esempio, offre per molti modelli della propria gamma il Downhill Brake Control, ovvero un sistema di assistenza alla frenata che potenzia l’azione frenante quando l’auto affronta l’auto in discesa.

L’apparato agisce in modo tale da ridurre la velocità del veicolo fin sotto la soglia di 5 km/h senza che il conducente debba azionare il pedale del freno. Il sistema può essere attivato manualmente tramite un apposito tasto presente nella strumentazione di bordo (è segnalato da un icona che ritrae un’auto su una strada in pendenza con sopra un tachimetro stilizzato): va premuto quando la velocità è inferiore a 40 km/h. In tal modo il sistema va in modalità stand-by per poi riattivarsi automaticamente quando rileva che l’auto sta percorrendo un tratto in pendenza ad una velocità inferiore a 35 km/h. Il DBC Hyundai si disinserisce automaticamente quando la pendenza del tratto in discesa si addolcisce sensibilmente oppure quando il conducente schiaccia il pedale del freno riducendo la velocità in maniera consistente.

La Nissan, invece, ha sviluppato l’NBA (Nissan Brake Assistant), un sistema molto simile a quello approntato dalla BMW. Esso è in grado di stimare se e quando una determinata situazione di guida richieda o meno una frenata d’emergenza, grazie ai sensori anteriori che calcolano, in base alla velocità stimata, la distanza dal veicolo che precede.

Fonte foto: https://www.press.bmwgroup.com

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ultimo aggiornamento: 27 Settembre 2019 13:12

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