Ddl carburanti, previsti oltre 140 milioni di incentivi: la dura replica dei benzinai

Ddl carburanti, previsti oltre 140 milioni di incentivi: la dura replica dei benzinai

Il ddl carburanti punta su stazioni green e mobilità elettrica con incentivi fino a 140 milioni di euro: la replica dei benzinai.

Durante la kermesse La Piazza di Affaritaliani.it, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso si è espresso sul ddl carburanti.

Siamo pronti a rivoluzionare il sistema delle stazioni di servizio, per razionalizzarle in modo da avere anche un numero congruo di stazioni di ricarica per le auto elettriche“, ha dichiarato. Ecco la reazione dei benzinai.

Ddl carburanti: oltre 140 milioni di euro per la transizione verde

Secondo la bozza del ddl carburanti, il governo ha previsto un investimento di oltre 140 milioni di euro distribuiti su un periodo di tre anni, dal 2025 al 2027.

Questi fondi saranno destinati alla trasformazione degli impianti di distribuzione carburanti in stazioni green che supportino la mobilità elettrica e la produzione di carburanti alternativi.

Più specificamente, il provvedimento prevede un impegno finanziario di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni considerati, cui si aggiungono ulteriori 7 milioni di euro all’anno destinati a premialità specifiche.

I fondi verranno prelevati dai proventi indicati nell’articolo 23 del decreto legislativo del 9 giugno 2020, n. 47.

Inoltre, saranno gestiti attraverso una riduzione corrispondente delle autorizzazioni di spesa previste dal decreto-legge del 1° marzo 2022, convertito con modificazioni dalla legge del 27 aprile 2022, n. 34.

Questo schema di finanziamento riflette l’impegno del governo italiano nella transizione energetica, puntando a favorire una rete di stazioni di servizio più sostenibile ed efficiente.

La reazione dei benzinai

Nonostante l’entusiasmo governativo, come riportato dall’Ansa, la reazione dei gestori degli impianti di carburante è stata tutt’altro che positiva.

Le associazioni di categoria, tra cui Faib Confesercenti, Fegica e Figisc/Anisa Confcommercio, hanno espresso forti critiche verso il ddl carburanti.

In una nota congiunta, i rappresentanti dei gestori hanno definito la riforma “la più incauta e peggior riforma da quando in questo paese sono cominciati i rifornimento ai veicoli“.

Secondo queste associazioni, il ddl penalizzerebbe i piccoli gestori, favorendo invece le grandi compagnie petrolifere che negli ultimi anni hanno registrato profitti elevati.

Si distrugge l’ultimo anello della catena (i Gestori) per premiare le compagnie petrolifere che nel corso degli ultimi 3/5 anni hanno chiuso bilanci con utili mostruosi“, si legge nel comunicato.