Si torna a parlare in Consiglio dei Ministri dei ddl sicurezza. Il Governo Meloni è pronto ad una ulteriore stretta su diversi temi.
Il Governo di Giorgia Meloni torna a parlare in Consiglio dei Ministro e lo fa con i ddl sicurezza. Diversi i temi sotto la lente di ingrandimento della politica italiana. In particolare sono previste ulteriori strette per chi fa graffiti, occupa edifici, ma anche per le donne incinte o con figli di meno di un anno che vengono condannate e per le quali sarù possibile il carcere. Ulteriori analisi verranno fatte anche sul tema terrorismo, così come per chui spinge i minori a mendicare. Pene più severe per chi non si ferma ai blocchi della polizia e carcere per chi truffa gli anziani.
Ddl sicurezza: terrorismo e abusivismo
Nella bozza di uno dei provvedimenti di cui il Consiglio dei Ministri discuterà oggi c’è una norma contro i “manuali” per costruire bombe e armi. Si tratta di un tentativo di dare una stretta ulteriore al terrorismo. Per tale reato si prevede la reclusione da due a sei anni. Saranno puniti coloro che andranno a procurarsi o che deterranno materiale contenente istruzioni sulla preparazione o sull’uso di “congegni bellici micidiali di armi da fuoco o di altre armi, di sostanze chimiche, batteriologiche nocive o pericolose, nonché su ogni altra tecnica o metodo per il compimento di atti di violenza ovvero di sabotaggio di servizi pubblici essenziali, con finalità di terrorismo, anche se rivolti contro uno Stato estero, un’istituzione o un organismo internazionale”.
Nei ddl sicurezza anche un inasprimento delle pene per gli abusivi che occupano le abitazioni. In particolare per coloro che sfruttano l’assenza del vero proprietario o che detiene la struttura in modo legittimo. La reclusione per tale reato dovrebbe andare dai 2 ai 7 anni. Stesso discorso varrà per chi utilizza “raggiri o artifizi” per appropriarsi di un immobile altrui.
Ci saranno novità, come detto, anche per chi sfrutta i minori per mandarli a mendicare e per chi truffa gli anziani.
Carcere per le donne incinte
Di particolare rilievo, poi, la decisione sul carcere per le donne incinte. Infatti, diventa facoltativo il rinvio della pena per le donne in gravidanza e per le madri con figli fino ad un anno d’età. L’esecuzione della pena avverrà comunque non in carceri normali ma negli istituti di custodia attenuata.