Vincenzo De Luca contro chi a Roma si gratta la “pancia” e i medici stranieri: ecco il suo piano per la sanità campana.
Mentre Giuseppe Conte attacca Giorgia Meloni per le spese sul riarmo, Vincenzo De Luca torna a parlare da Nocera Inferiore e lo fa con il suo solito tono diretto, come riportato da Corriere.it, difendendo l’operato della giunta campana in materia di sanità e attaccando duramente coloro che si “grattano la pancia” a Roma. Ma non solo ha fatto molto discutere anche la sua frase sui sui medici stranieri negli ospedali

Il piano di De Luca la sanità in Campania e l’attacco al governo
Nel corso del tour all’’spedale Umberto I di Nocera Inferiore, Vincenzo De Luca ha illustrato il piano sanitario regionale, presentando i nuovi cantieri aperti per la costruzione di ospedali. Il governatore ha definito il progetto “uno dei programmi più impegnativi che abbiamo in Campani” e ha aggiunto: “Stiamo realizzando 10 ospedali completamente nuovi (…). E’ un programma gigantesco, cioè stiamo facendo più ospedali nuovi in Campania che in tutta Italia“.
In un momento in cui la sua possibilità di ricandidarsi è stata bloccata dalla Corte Costituzionale, il governatore ha lanciato un chiaro messaggio al Governo nazionale: “Questo lavoro deve continuare sperando che non ci diano eccessivo fastidio quelli che stanno a Roma a grattarsi la pancia e pensano solo a dare fastidio a quelli che lavorano“.
La polemica sui medici stranieri negli ospedali
Tra le dichiarazioni più discusse, aggiunge Corriere, quella sulla presenza di medici stranieri nelle strutture sanitarie campane. Vincenzo De Luca ha criticato l’uso di personale a gettone e ha sottolineato la necessità di avere personale medico italiano nelle corsie: “Medici addirittura che vengono da Cuba e dal Pakistan. Noi vogliamo che siano nelle nostre strutture medici italiani, ma in condizioni lavorative retributive davvero straordinarie“.
Infine, il governatore ha sollevato il tema della sicurezza nella provincia di Salerno, lamentando l’assenza di personale nella polizia stradale: “Il problema è serio e riguarda ovviamente il governo nazionale, non noi. E dovrebbero cominciare a fare i conti con la realtà, anziché pensare a decreti e a contro-decreti che sembrano più interventi propagandistici che interventi mirati a risolvere i problemi concreti“.