“Il nostro è stato un inizio straordinario, abbiamo dato il massimo però c’era lo spazio per andare oltre, ma siamo stati dei visionari”.
“Costruiremo un campo aperto e saremo determinanti nella sconfitta delle destre”. Questa è l’analisi che l’ex pm ed ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris disegna per l’AdnKronos a due giorni dall’esito delle elezioni che ha visto Unione Popolare, di cui de Magistris è portavoce, attestarsi all’1,43% alla Camera e all’1,36% al Senato.
Unione Popolare
Unione Popolare prende le mosse meno di due mesi fa come lista elettorale, quindi per la coalizione capeggiata da De Magistris si tratta di un risultato importante anche solo essere arrivati alle elezioni, dato appunto tutt’altro che scontato. De Magistris si dice pienamente orgoglioso dei risultati ottenuti, ritenendo la propria lista non seconda a nessuno in tema di storie individuali e collettive.
“Abbiamo raccolto le firme e devo dire che pochi ci credevano, anche al nostro interno molti erano assai diffidenti e preoccupati. Lo abbiamo fatto creando militanza. Avevamo, e lo dico con umiltà, il programma migliore di questa campagna elettorale, scritto coinvolgendo persone, intellettuali, ricercatori, professori, militanti, giovani che da tempo erano disgustati o comunque lontani dalla politica. Abbiamo fatto una bella campagna elettorale che non è quella che io amo fare, che noi amiamo fare, cioè avendo il tempo necessario per girare, farsi conoscere”.
“Un simbolo, quello di Unione Popolare – prosegue -, che ancora il giorno delle elezioni tantissime persone, anche miei conoscenti, non sapevano esistesse. Schiacciati, alla fine, fra un tema elettorale come quello sul reddito cittadinanza, che al Sud è stato sentito molto, voto utile e astensionismo, dico che gli spazi per andare oltre evidentemente non c’erano, soprattutto per via della conoscibilità nelle masse del simbolo”.