La decisione del Governo sulle scorte: Renzi rifiuta la tutela del Viminale. Succede di tutto
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Direttore: Alessandro Plateroti

La decisione del Governo sulle scorte: Renzi rifiuta la tutela del Viminale. Succede di tutto

Matteo Renzi

Il Governo revoca dal 2026 la scorta degli 007 agli ex premier, Renzi rifiuta la tutela del Viminale e accusa Mantovano di vendetta.

Prima di vedere la risposta di Renzi, è doveroso cercare di dare un quadro generale di cosa sta accadendo. A dare il via alla polemica è stata una rivelazione de Il Foglio, che ha pubblicato in anteprima una lettera del sottosegretario Alfredo Mantovano. Nel documento, Mantovano annuncia che a partire dal 1° gennaio 2026 verrà interrotta la protezione mista garantita dagli 007 agli ex presidenti del Consiglio, come Paolo Gentiloni, Romano Prodi, Mario Monti, Massimo D’Alema e Matteo Renzi. Resterà in vigore solo la tutela del Ministero dell’Interno.

Matteo Renzi
Matteo Renzi

Il Foglio svela il piano del governo: via la scorta degli 007 agli ex premier

Nella missiva si spiega che “la protezione degli 007 costituisce una deroga alla disciplina generale, che riserva al Ministro dell’Interno la competenza ad adottare i provvedimenti di protezione”. Si tratta, secondo Mantovano, di “un atto dovuto” in attuazione di una circolare del governo Conte II mai applicata, che ora entrerà in vigore dopo una lunga fase transitoria.

Il Foglio sottolinea anche come questa misura colpisca in particolare ex premier legati al centrosinistra, con l’eccezione di Monti. Rimangono invece invariate le misure di protezione per il presidente del Consiglio in carica.

La reazione di Renzi: “Una vendetta, non una scelta tecnica”

Tra gli ex presidenti del Consiglio colpiti dalla decisione, Matteo Renzi è stato il più critico. In una nota pubblica, ha respinto l’argomentazione tecnica alla base della scelta, definendola una ritorsione per le sue posizioni politiche. “Non intendo accettare nessuna forma di tutela del Viminale”, ha scritto, accusando direttamente Meloni e Mantovano: “Piena responsabilità politica di Giorgia Meloni e di Alfredo Mantovano sulla scelta di ‘vendicarsi’ su di me per aver espresso opinioni politiche critiche verso il Governo”.

Renzi ha inoltre denunciato la fuga della lettera riservata: “Mantovano usa le veline informando le redazioni senza rispettare le regole di riservatezza”, aggiungendo: “La sicurezza del Paese è nelle mani di un signore che si diverte a veicolare veline ai giornali”.

Nel suo messaggio finale, l’ex premier ha comunicato ufficialmente la sua decisione: “Comunico formalmente e inderogabilmente che non intendo accettare nessuna forma di tutela del Viminale”. Una scelta netta, accompagnata da parole forti: “Avevo una scorta, mi viene tolta, farò senza”. Una conclusione che chiude lo scontro con una presa di posizione senza precedenti nella storia politica italiana recente. Il tutto come riportato da fanpage.it.

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ultimo aggiornamento: 31 Maggio 2025 13:43

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