La premier Giorgia Meloni accoglie le dimissioni di Vittorio Sgarbi.
La premier Giorgia Meloni ha accettato le dimissioni di Sgarbi. Durante la sua visita in Giappone, per una serie di incontri tra cui quello con il premier Fumio Kishida, la premier ha riconosciuto la correttezza della sua scelta. “Trovo corretta dopo il pronunciamento dell’Antistrust la scelta di dimettersi per cui accolgo le dimissioni“, sono queste le parole di Meloni.
Nei scorsi giorni, infatti, Vittorio Sgarbi si è dimesso da sottosegretario di Stato alla Cultura, dopo il pronunciamento dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) che ha sollevato questioni di conflitto d’interesse.
La delibera dell’Antitrust e le dimissioni di Sgarbi
La delibera pubblicata dall’Antitrust nel suo bollettino settimanale ha messo in luce le attività professionali di Sgarbi. Queste erano incompatibili con la sua carica governativa, segnalando una violazione specifica relativa alla Legge Frattini sul conflitto di interesse.
Sgarbi, noto critico d’arte, è stato accusato di aver esercitato attività professionali a favore di soggetti pubblici e privati. L’esercizio è avvenuto in materie connesse con il suo ruolo di governo. La situazione ha spinto il ministro Sangiuliano a segnalare il caso all’Antitrust lo scorso autunno.
L’apertura del procedimento da parte dell’Autorità ha evidenziato elementi di contrasto con la normativa vigente. Questo ha portato Sgarbi ad annunciare la sua immediata dimissione lo scorso 2 febbraio.
La risposta di Meloni e il supporto agli agricoltori
Nel frattempo, un altro tema di grande rilevanza affrontato da Meloni riguarda il sostegno agli agricoltori, che sono in protesta in Italia e in Europa.
La premier ha sottolineato l’impegno del suo governo verso questo settore. “Abbiamo sempre incontrato gli agricoltori, uno dei principali mondi a cui rivolto attenzione, lo dimostrano i fatti, le leggi di bilancio con cui sono state aumentate le risorse, abbiamo rinegoziato il Pnrr portando da 5 a 8 miliardi”, questo le parole della premier.
