Governo e maggioranza al lavoro per il Decreto Anticipi 2023: si votano diversi emendamenti. Ecco quali sono e cosa succede.
Dopo una prima giornata di lavoro, la Commissione Bilancio del Senato va avanti per il voto del Decreto Anticipi. Governo Meloni e opposizione sono a lavoro su diversi emendamenti con l’obiettivo di dare mandato al relatore per portare il testo in aula al Senato il prossimo mercoledì 6 dicembre. Dallo smart working al bonus psicologo sono tante le novità sul tavolo.
Decreto Anticipi: smart working e bonus psicologo
Tra le prime novità relative alle votazioni sul Decreto Anticipi spicca la proroga dello smart working nel privato per i genitori di minori under 14. Via libera della commissione a due emendamenti presentati da Pd e M5s: la modalità di lavoro agile viene estesa fino al 31 marzo 2024 mentre sarebbe scaduta al 31 dicembre.
Ok anche al bonus psicologo. Da quanto si apprende, per il 2023 l’agevolazione raddoppia grazie a un finanziamento ulteriore di 5 milioni di euro. Il bonus passa da 600 euro ad un massimo di 1.500 euro. Per richiederlo sarà necessario un Isee non superiore ai 50 mila euro.
Gli altri emendamenti
Novità anche per quanto riguarda l’Iva. Ci sarà l’esenzione dall’Iva sugli interventi di chirurgia estetica a fini terapeutici, a patto che siano certificati con apposita attestazione medica.
Sempre per quanto riguarda l’Iva, questa sarà ridotta al 10% per gli integratori alimentari.
Un emendamento prevede un cambio anche per la norma sugli affitti brevi, che oltre all’introduzione del Cin avrà nuovi obblighi per chi affitta.
Da votare ancora l’emandamento per cui la Strada dei Parchi SpA potrebbe tornare ufficialmente concessionaria delle autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25, subentrando ad Anas.
Maggiori garanzie anche per i contribuenti soggetti a verifiche fiscali. Infatti, è stata confermata la possibilità per il contribuente di farsi assistere e rappresentare da un professionista durante le eventuali verifiche.