Decreto aprile, si valuta la possibilità di allentare le misure nelle zone con pochi casi.
ROMA – La partita sul decreto aprile è ancora aperta e si dovrebbe chiudere nelle prossime ore. Il premier Draghi, nonostante le posizioni diverse all’interno della maggioranza, sembra aver trovato il compromesso giusto per consentire al provvedimento di essere approvato in Consiglio dei ministri all’unanimità.
L’ipotesi più probabile, secondo quanto riportato dall’Adnkronos, sembra essere quella di inserire un meccanismo automatico con meno restrizioni in presenza di pochi casi. Tra le misure ipotizzate è quella dei ristoranti aperti a pranzo, ma si tratta solamente di indiscrezioni. La soglia e la data sarà decisa dopo un confronto con gli scienziati. La durata del provvedimento resta quella del 30 aprile.
Le altre misure
Un provvedimento che al suo interno conterrà anche altre misure. Previsto, come riportato dall’Ansa, l’obbligo della vaccinazione per tutto il personale sanitario. Le persone che rifiutano la somministrazione rischiano la sospensione dello stipendio congruo alla durata della pandemia.
Nel decreto prevista anche una deroga per le regole ordinarie per il concorso della magistratura e il via libera a tutte le altre prove in piena sicurezza. Le misure saranno affrontate in un Consiglio dei ministri in programma alle 17.30 di mercoledì 31 marzo 2021.
La ‘zona gialla’ da maggio
Gli sprazzi di giallo saranno inseriti anche in questo provvedimento, ma la zona con meno restrizioni dovrebbe ritornare solamente da maggio. La partita, come detto, è ancora aperta e nessuna decisione è ancora definitiva.
Possibile nella mattinata di mercoledì 31 un Comitato tecnico-scientifico per definire le soglie per poter far scattare l’automatismo dell’allentamento delle misure. Su questo non si esclude una nuova battaglia nella maggioranza. La partita dovrebbe chiudersi in Consiglio dei Ministri. Solamente in questa riunione il premier Draghi definirà il provvedimento, con la Lega che non ha nessuna intenzione di mollare la presa.