Decreto Aprile, la stretta dura per tutto il mese. Niente zona Gialla ma qualche riapertura è possibile

Decreto Aprile, la stretta dura per tutto il mese. Niente zona Gialla ma qualche riapertura è possibile

Nel decreto Aprile non dovrebbe essere inserito l’automatismo per le riaperture nella seconda metà del mese.

Il governo si appresta ad approvare e presentare il nuovo decreto, che entrerà in vigore il prossimo 6 aprile, quindi alla scadenza del provvedimento approvato e presentato ad inizio marzo.

L’esecutivo resta diviso sulle riaperture e sulla zona Gialla. Il ministro della Salute Roberto Speranza, portavoce degli esperti che assistono il governo nella gestione dell’emergenza, sarebbe contrario alla reintroduzione della zona Gialla ad aprile e spinge per rimandare le prime riaperture al mese di maggio, così da aumentare il vantaggio sui contagi.

Al fronte rigorista si oppone quello aperturista, che invece chiede di programmare le prime aperture per il mese di aprile. La proposta che arriva dal fronte aperturista è quella di inserire un automatismo che consenta alle Regioni di passare in zona Gialla rientrerà in determinati parametri epidemiologici. Ovviamente l’automatismo entrerebbe in vigore dalla metà del mese di aprile. Per la prima metà del mese tutti concordano sul fatto che la riapertura della scuola (fino alla prima media) in zona Rossa sia l’unico passo in avanti possibile alla luce della situazione epidemiologica.

Roberto Speranza

La mediazione di Mario Draghi

Draghi prova a fare da mediatore ma non è facile. Il premier ha detto e ribadito che sono i numeri a dettar legge. Ogni provvedimento dipende dai numeri. Nuove chiusure o nuove aperture saranno decise in base ai dati epidemiologici. Evidentemente nella speranza che dalla metà di aprile la situazione faccia registrare un deciso miglioramento.

Mario Draghi

Decreto Aprile, niente automatismo per la zona Gialla

In base alle ultime indiscrezioni che circolano, nel decreto Aprile non dovrebbe essere inserito l’automatismo chiesto dal fronte aperturista. Questa sarebbe la situazione a poche ore dalla presentazione del testo del decreto, ma come sappiamo lo scenario può cambiare anche all’ultimo secondo che precede la firma sul documento. Certo è che l’ultima analisi prodotta dall’Iss sembra lasciare poco spazio alla speranza. Nell’ultima fotografia sulla diffusione delle varianti in Italia, l’Istituto Superiore di Sanità ha fatto sapere che “al 18 marzo scorso la prevalenza della cosiddetta ‘variante inglese’ del virus Sars-CoV-2 era del 86,7%, con valori oscillanti tra le singole regioni tra il 63,3% e il 100%” aggiungendo che sostanzialmente la zona Gialla è inefficace contro questa variante del virus.

Coronavirus

Il punto della situazione a metà Aprile

Il compromesso dovrebbe essere rappresentato dall’assicurazione di procedere con un nuovo confronto intorno alla metà del mese per fare il punto della situazione dal punto di vista epidemiologico e decidere se adottare nuove misure e quali. Le riaperture più probabili a metà aprile restano quelle di bar e ristoranti almeno a pranzo. Se fosse ristabilita la zona Gialla si dovrebbe procedere anche con la riapertura di musei, cinema e teatri. Ma sembra difficile che il governo possa dare il via libera a questa fuga in avanti.