Il Governo ha approvato (non senza polemiche) un nuovo decreto contro il Covid. Ecco cosa prevede il provvedimento.
ROMA – Un nuovo decreto contro il Covid per provare a fermare la variante Omicron. Il Governo Draghi, non senza polemiche, è riuscito ad approvare il provvedimento. Da precisare che ci sono state diverse tensioni nella maggioranza ed è alto il rischio in futuro di altre spaccature in questo esecutivo.
Quarantena
Uno dei punti più delicati riguardava quello della quarantena. Il ministro Speranza chiedeva di non abbassare troppo la guardia, ma in questo caso è passata la linea meno rigorista. Addio all’isolamento, quindi, per le persone con dose booster oppure vaccinati da meno di 120 giorni.
“Il decreto prevede che la quarantena precauzionale non si applica a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al COVID-19 nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione nonché dopo la somministrazione della dose di richiamo.
Fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al caso, ai suddetti soggetti è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 e di effettuare – solo qualora sintomatici – un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all’ultima esposizione al caso.
Infine, si prevede che la cessazione della quarantena o dell’auto-sorveglianza sopradescritta consegua all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare, effettuato anche presso centri privati; in tale ultimo caso la trasmissione all’Asl del referto a esito negativo, con modalità anche elettroniche, determina la cessazione di quarantena o del periodo di auto-sorveglianza”, si legge sul sito del governo.
Super Green Pass
Non è passata, invece, la linea dell’estensione del Super Green Pass a tutti i lavoratori. Lega e M5s hanno espresso le proprie perplessità e la discussione è stata rinviata al prossimo Cdm. E’ stata deciso, però, l’utilizzo della certificazione verde con vaccino sui mezzi di trasporto locali e a lunga percorrenza, fiere e impianti sciistici.
Dal 10 gennaio 2022 fino alla cessazione dello stato di emergenza, si amplia l’uso del Green Pass rafforzato alle seguenti attività:
alberghi e strutture ricettive;
feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose;
sagre e fiere;
centri congressi;
servizi di ristorazione all’aperto;
impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici;
piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto;
centro culturali, centro sociali e ricreativi per le attività all’aperto.
Inoltre il Green Pass rafforzato è necessario per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale
Mascherine
Il Consiglio dei ministri, inoltre, ha deciso di calmierare i prezzi delle mascherine FFP2. Nei prossimi giorni il commissario Figliuolo stabilirà con le farmacie il costo di questi dispositivi di protezione e il tutto sarà comunicato agli italiani nel giro di poco tempo.
Stadi e palazzetti
La novità riguarda il passo indietro per quanto riguarda stadi e palazzetti. Il Governo, con diverse divisioni all’interno, ha deciso di ritornare al 50% per gli impianti all’aperto e il 35% al chiuso con una seduta a scacchiera. Bisogna precisare che la misura rischia di creare diverse polemiche e soprattutto nuove divisioni tra la politica e il mondo sportivo.
“Il decreto prevede che le capienze saranno consentite al massimo al 50% per gli impianti all’aperto e al 35% per gli impianti al chiuso“.