Vertice di governo, cambia il decreto Fiscale. Niente condono, resta la pace fiscale. Frenata anche sul carcere per gli evasori.
Cambia nuovamente il decreto Fiscale con un passo indietro del governo che cancella il condono mettendo – forse – la parola fine ai contrasti tra Lega e Movimento Cinque Stelle. La dichiarazione integrativa, pilastro del provvedimento, sarà eliminata dal testo.
Vertice di governo sul decreto Fiscale: Salvini rinuncia al condono, Di Maio al carcere per gli evasori
Matteo Salvini, in seguito a un vertice di governo avvenuto nella serata di giovedì, ha rivisto la propria posizione accettando le proposte degli alleati. Ma non è tutto. Anche Luigi Di Maio ha fatto un passo indietro. Il MoVimento ha infatti accettato di rinviare la discussione sul carcere per gli evasori – tema che sarà trattato in un apposito disegno di legge -, cavallo di battaglia della campagna elettorale pentastellata.
Decreto fiscale, niente ‘dichiarazione integrativa speciale’ nel testo definitivo
La versione definitiva del decreto Fiscale non dovrebbe dunque prevedere la dichiarazione integrativa speciale con la quale si sarebbe potuto dichiarare il 30% in più di quanto dichiarato fino a un massimo di 500.000 euro. Il contribuente avrebbe versato solo il 20% delle tasse dovute e sarebbe stato esonerato dal pagamento delle aliquote. Questa via non avrebbe garantito allo Stato incassi utili e sarebbe stato sfruttato come via d’uscita di comodo da parte di possibili evasori.
“Pieno accordo sul decreto fiscale. Confermata l’assenza del condono, restano tutte le misure della pace fiscale come la possibilità di spalmare in 5 anni il dovuto, la possibilità di uscire da ogni grado di giudizio del processo tributario pagando una piccola percentuale commisurata alla vittoria nei vari gradi di giudizio“, fanno sapere dalla Lega come riportato dall’Ansa.