Coronavirus in Itali, approvato il nuovo decreto: tutte le misure. Cosa prevede il nuovo provvedimento: vietati gli spostamenti tra le Regioni.
Dopo il passaggio in Parlamento da parte del Ministro della Salute Roberto Speranza, il governo – orfano di Italia Viva dopo le dimissioni delle ministre – approva il decreto di gennaio, con il quale stabilisce le regole contro il coronavirus che dovremmo rispettare fino al prossimo mese di marzo.
La proroga dello stato di emergenza
Come anticipato dal ministro della Salute Roberto Speranza, il governo proroga lo stato di emergenza fino alla fine del prossimo mese di aprile.
“Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, vista la nota del Ministro della salute e il parere del Comitato tecnico scientifico, ha deliberato la proroga, fino al 30 aprile 2021, dello stato d’emergenza dichiarato in conseguenza della dichiarazione di “emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale” da parte della Organizzazione mondiale della sanità”, recita il comunicato pubblicato sul sito del governo.
Coronavirus, decreto gennaio: cosa prevede
Andiamo adesso a vedere le misure specifiche contenute nel nuovo decreto-legge, che di fatto conferma molte delle misure restrittive disposte durante il periodo di Natale.
Vietati gli spostamenti tra le Regioni
Il governo conferma il divieto di spostamento tra le Regioni anche se di colore giallo. Il divieto resterà in vigore fino al prossimo 15 febbraio.
Il decreto conferma, fino al 15 febbraio 2021, il divieto già in vigore di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, con l’eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Le regole per gli spostamenti
Come per il periodo di Natale, il governo conferma la possibilità di uscire di casa per spostarsi verso un’abitazione privata per andare a fare visita ad un amico o ad un parente. In zona Gialla lo spostamento può avvenire all’interno della Regione, mentre in zona Arancione e in zona Rossa lo spostamento dovrà avvenire all’interno del Comune.
“È consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5.00 e le ore 22.00, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Tale spostamento può avvenire all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti”.
Confermata anche la deroga per gli abitanti dei Comuni di piccole dimensioni (fino a 5.000 abitanti), che possono spostarsi per una distanza di trenta chilometri ma senza la possibilità di raggiungere i capoluoghi di provincia.
“Qualora la mobilità sia limitata all’ambito territoriale comunale, sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia”.
La Zona Bianca
Per tutte le Regioni si accende un speranza, ossia la Zona Bianca. Si tratta della zona a rischio epidemiologico quasi inesistenti nella quale non si applicano le misure restrittive disposte con i Dpcm per le aree gialle, arancioni e rosse.
“È istituita una cosiddetta area “bianca”, nella quale si collocano le Regioni con uno scenario di “tipo 1”, un livello di rischio “basso” e una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. In area “bianca” non si applicano le misure restrittive previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli. Nelle medesime aree possono comunque essere adottate, con DPCM, specifiche misure restrittive in relazione a determinate attività particolarmente rilevanti dal punto di vista epidemiologico“.
Di seguito il testo integrale del comunicato stampa pubblicato da Palazzo Chigi.