Lotta alle Ong, arresto immediato per i comandanti delle navi fuorilegge

Lotta alle Ong, arresto immediato per i comandanti delle navi fuorilegge

Migranti, gli emendamenti al decreto Sicurezza Bis: arresto immediato per il comandante delle navi delle Ong e multe fino a un milione di euro.

Inizia a prendere forma la linea di difesa proposta da Matteo Salvini contro i migranti. Per quanto riguarda il decreto Sicurezza Bis passa la linea dura chiesta e promossa dalla Lega, condannata dalla base del MoVimento Cinque Stelle ma sostenuta da Luigi Di Maio.

Ong, multe fino a un milione di euro

Uno dei provvedimenti annunciati è l’aumento delle multe per le navi che non rispettano le regole. Le Organizzazioni che non rispettano la legge pagheranno multe fino a un milione di euro, una sanzione che rappresenta un colpo durissimo alle casse delle organizzazioni non governative.

Sequestro della nave alla prima violazione

Il secondo passo è il sequestro della nave già alla prima violazione del blocco navale, una mossa studiata per tagliare i mezzi alle Ong, che sarebbero di fatto costrette a farsi una flotta smisurata con pochi soldi a disposizione (alla luce delle sanzioni economiche previste).

Fonte foto: https://twitter.com/SeaWatchItaly

Migranti, arresto immediato del comandante delle navi delle Ong che infrangono la legge

Il terzo tassello che va a completare il quadro è l’arresto immediato del comandante della nave che non rispetta la legge. Lo scopo è quello di evitare un nuovo caso Carola Rackete, con la Capitana arrestata al momento del suo arrivo a Lampedusa e poi liberata dal Gip d Agrigento.

Distanza tra Lega e Movimento Cinque Stelle sul ruolo del Viminale

Dopo l’accordo sommario raggiunto dalla Lega e da parte del Movimento Cinque Stelle, la prossima data cruciale sarà quella del 15 luglio, quando il decreto approderà alla Camera per la discussione che precede quella in Senato e quindi la definitiva conversione in legge.

Le prime scintille sul decreto Sicurezza Bis sono proprio tra Lega e MoVimento. Il Carroccio aveva chiesto con un emendamento maggiori poteri per il Viminale, una proposta che si è infranta contro il muro pentastellato.