Deep Web e Dark Web: le differenze e cosa sono
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Direttore: Alessandro Plateroti

Deep Web e Dark Web: le differenze

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Ci sono delle differenze tra Deep Web e Dark Web? La risposta è sì: ecco quali sono e cosa cosa sono questi due aspetti nascosti di internet.

Deep Web e Dark Web richiamano, fin dal nome, i film di spionaggio e fantascienza in cui i maghi del computer si infiltrano nelle reti, accedono a informazioni segrete, si incontrano con altri come loro. La realtà non è così affascinante come Hollywood la presenta, ma in effetti Internet è piena di zone d’ombra, e anche di luoghi volutamente nascosti.

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Prima di tuffarci a capofitto nelle profondità della Rete, è importante capire alcune differenze. Deep Web e Dark Web non sono affatto la stessa cosa e anche il modo per arrivarci è diverso. Ecco spiegate le differenze.

Deep Web e Dark Web: le differenze fra i due “mondi nascosti”

Purtroppo, nell’uso comune, e in particolare in Italia, Deep Web e Dark Web sono considerati praticamente sinonimi, almeno nell’uso comune. In realtà ci sono differenze fondamentali.

Come funziona il Deep Web? Come il Web normale, ma non si vede

In pratica, fanno parte del Deep Web tutti i siti che possiamo vedere normalmente con il solito browser, ma che non sono elencati nei motori di ricerca. Di questi fanno parte sia le pagine pubbliche ma non indicizzate, sia le pagine protette da password o altri blocchi di accesso, per esempio alcuni gruppi di discussione o alcuni siti.

Tecnicamente, e volendo stressare un po’ il concetto, anche le pagine del nostro conto bancario online fanno parte del Deep Web, dal momento che sono visibili solo da noi, così come ne fanno parte, per esempio, anche i forum che si trovano ancora su alcuni siti Internet.
Nel modo di dire comune però, di solito il termine Deep Web si riferisce soprattutto a quei siti che vengono volutamente tenuti nascosti, perché sede di attività al limite della legalità (o completamente illegali in qualche caso).
In contrapposizione a questo termine, il Web “normale” viene chiamato Surface Web.

Per semplificare un po’, i siti che fanno parte del Surface Web sono quelli che possiamo raggiungere normalmente attraverso i motori di ricerca, mentre i siti deep web sono quelli di cui dobbiamo avere l’indirizzo, o che si trovano “dietro” un accesso protetto da password.

In alcuni casi Surface Web e Deep web sono legati: ci sono diversi siti che si raggiungono normalmente dai motori di ricerca, ma che per essere consultati richiedono l’iscrizione. Da questo punto di vista, e sempre per stressare un po’ il concetto, anche una buona parte di Facebook fa parte del Deep Web: possiamo vederla solo se siamo iscritti alla piattaforma.

Come funziona il Dark Web? Completamente anonimo e invisibile, si raggiunge con strumenti specifici

Qui le cose si fanno più complesse, anche dal punto di vista tecnico. In poche parole, quando il nostro computer si collega a Internet, riceve un indirizzo (chiamato indirizzo IP) che lo rende riconoscibile e che serve per ricevere correttamente dati e informazioni. Anche se questo numero cambia ogni volta che il nostro “modem” o router si collega a Internet, i provider hanno comunque la possibilità di risalire a chi era collegato attraverso questo numero in un momento preciso.

La prima caratteristica del Dark Web è che, grazie ad alcuni strumenti tecnici, questo numero viene mascherato da una lunga serie di passaggi intermedi, rendendo di fatto impossibile risalire al computer o al dispositivo (Nota: nella realtà il meccanismo è più complesso e implica numerosi passaggi tecnici, qui riportiamo una spiegazione del principio alla base del meccanismo).

La seconda caratteristica del Dark Web è che i siti in esso presenti sono raggiungibili sono con indirizzi proprietari, che possono essere raggiunti solo da programmi specifici solo se siamo collegati alla rete anonima creata da uno degli strumenti di cui sopra. Oggi la rete anonima più diffusa è quella chiamata Tor, sviluppata dalla Electronic Frontier Foundation per combattere la censura di stato nei paesi che bloccano o limitano l’accesso a Internet.

Proprio perché garantisce un livello di anonimato molto più elevato del normale, il Dark Web è il “luogo” della rete in cui si trova la maggior percentuale di attività illegali, e dove il fenomeno delle criptovalute come Bitcoin, denaro digitale anonimo, non tracciabile e non controllabile, è cresciuto.

Come accedere al Deep Web?

Prima di tutto, ribadiamo quanto detto sopra: per accedere al Deep Web basta avere gli indirizzi e digitarli o raggiungerli attraverso un link. Poi, alcuni siti potrebbero avere bisogno di password specifiche per entrare, ma di solito queste si trovano insieme alle indicazioni per raggiungere il sito. Per questa parte del Deep Web insomma, bisogna spendere tempo a cercare siti e pagine da esplorare.

Come entrare nel Deep Web (che per la verità è il Dark Web)

Le cose cambiano (molto) se si parla di Dark Web. In quel caso, la prima cosa da fare è procurarsi un programma adatto. In questo caso non esistono soluzioni semplicissime, ma la più efficace e Tor Browser, che possiamo scaricare a partire dal sito ufficiale del progetto.

Una volta installato Tor Browser, dobbiamo lanciarlo dal Desktop o dai Programmi.

Avviamolo e aspettiamo che il sistema ci dica che il collegamento è in funzione.

Ora possiamo usarlo sia come browser anonimo per il Surface web, sia come strumento per accedere al Deep Web, utilizzando i motori di ricerca dedicati, che vedremo più sotto.

Come accedere al “Deep Web” da smartphone

Anche i nostri dispositivi mobili hanno a disposizione diversi strumenti per accedere al Deep Web, anche se probabilmente dobbiamo abituarci a un po’ di scomodità in più: difficilmente questi siti “clandestini” seguono logiche di marketing, e potrebbero non essere ottimizzati per dispositivi mobili.
In ogni caso, ecco un elenco di applicazioni che possiamo utilizzare:

Per accedere al Dark Web con Android

La scelta qui è fondamentalmente fra tre applicazioni principali: Orfox, browser anonimo basato su Firefox, uno dei più completi ma che richiede anche la App di anonimato Orbot per funzionare a dovere, oppure Fire.onion che fa tutto da sola. Infine DuckDuckGo Privacy Browser, anche se è prima di tutto un browser per chi è attento alla privacy, ha la possibilità di cercare e raggiungere i siti con estensione .onion presenti nel Dark Web

Per accedere al Dark Web con iPhone

In questo caso la scelta di divide principalmente fra due strumenti: Onion BrowserTob, entrambi piuttosto simili sia nell’aspetto sia nelle funzionalità, sono browser che integrano il collegamento alla rete Tor.

Cosa cercare nel “Deep Web”?

Di base, il Dark Web anche se è conosciuto soprattutto come punto di partenza per crimini informatici e non, è anche un luogo in cui circolano informazione libera, in particolare per chi si trova in zone del mondo in cui il Web è censurato, e molte sottoculture alternative.
Per molti versi, ricorda Internet negli anni ’90, quando non era ancora diventata un fenomeno alla portata di tutti. Ecco alcuni motori di ricerca che si possono utilizzare per iniziare a navigare il deep Web.

Ribadiamo la distinzione fra Deep Web e Dark Web

Ancora una volta però, facciamo chiarezza: quello che si raggiunge attraverso la rete Tor è il Dark Web. Quelli sotto, anche se nel modo di dire comune vengono identificati come motori di ricerca Deep Web, servono in realtà per trovare siti sul Dark Web, la parte di Internet protetta e inaccessibile senza gli strumenti che abbiamo visto poco sopra.

Motore di ricerca Deep Web, eccone alcuni

Per quanto riguarda il Deep Web in realtà non ci sono grosse possibilità. Proprio perché è una parte del Web in chiaro che in qualche modo “non vuole” farsi trovare. Ma per quanto riguarda invece il Dark Web ci sono già diversi motori di ricerca, che possiamo raggiungere usando gli indirizzi .onion tipici della rete anonima.

  • Torch  xmh57jrzrnw6insl.onion; uno dei primi motori di ricerca tor, e anche uno dei più famosi.
  • notEvil – hss3uro2hsxfogfq.onion
  • Candle – gjobqjj7wyczbqie.onion
  • Ahmia.fi – msydqstlz2kzerdg.onion oppure http://ahmia.fi (uno dei pochissimi motori ad avere anche un indirizzo “tradizionale”)
  • ParaZite – kpynyvym6xqi7wz2.onion/links.html (non è propriamente un motore di ricerca, ma un elenco di link)

Ricordiamoci che il browser Tor e gli altri strumenti per navigare il dark web sono compatibili con i siti normali ma non viceversa, quindi gli indirizzi indicati non funzionano in un browser normale. Per arrivare facilmente la cosa più semplice è copiare l’indirizzo .onion, per esempio xmh57jrzrnw6insl.onion per Torch e incollarlo nella barra degli indirizzi del browser Tor.

Tecnicamente, sia i motori di ricerca per il dark web sia tutti gli altri siti Onion sono raggiungibili anche digitando l’indirizzo nel browser. Ma la struttura stessa degli indirizzi, che sembrano lettere a caso, non rende particolarmente facile riscrivere gli indirizzi. Il buon vecchio copia e incolla è la soluzione migliore.

Cosa si rischia nel Dark Web?

Facciamo un paragone con la vita reale: se ci si reca nei bassifondi, si sa perfettamente che, accanto a molte cose interessanti, si aumenta il rischio di essere borseggiati o derubati. Avviciniamoci al Dark Web con la stessa consapevolezza, sapendo che i rischi sono più alti del normale.
Questo non significa che il nostro computer sarà infetto dopo dieci minuti, né che la nostra identità sarà venduta al mercato nero il giorno dopo. Ma semplicemente che le probabilità che questo accada se siamo disattenti o superficiali sono più alte del normale.

Insomma, se c’è un posto in cui evitare come la peste i “clicca qui!” e soprattutto in cui recarsi solo con un ottima suite di protezione ben aggiornata, questo è proprio il Dark Web. E naturalmente, qualora si volesse acquistare qualcosa, dobbiamo usare rigorosamente una criptovaluta o quantomeno una carta di credito “usa e getta”.

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ultimo aggiornamento: 11 Marzo 2022 3:38

Deep Web: cos’è, come funziona e quali sono i pericoli

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