I figli di Jamal Khashoggi, il giornalista torturato e ucciso nel 2018 hanno postato un tweet attraverso il quale dichiarano di perdonare i carnefici del padre.
Attraverso twitter, la famiglia del giornalista saudita Jamal Khashoggi, ucciso e fatto a pezzi nell’ottobre 2018 nel consolato d’ Arabia Saudita a Istanbul, ha affermato perdonare gli assassini. “Noi figli del martire Jamal Khashoggi annunciamo di perdonare coloro che hanno ucciso nostro padre“: così ha scritto Salah Khashoggi.
L’assassinio di Khashoggi
Il 2 ottobre 2018, Khashoggi entrò nel consolato dell’Arabia Saudita a Istanbul per ottenere documenti relativi al suo matrimonio; non lasciò mai l’edificio e fu successivamente dichiarato persona scomparsa. Le indagini hanno poi fatto emergere che il giornalista fu oggetto di brutali torture prima di essere ucciso e fatto a pezzi.
Il processo a Istanbul e a Riad
Circa due mesi fa, la Procura generale di Istanbul ha chiesto chiesto la condanna all’ergastolo aggravato (una sorta di 41 bis) per 18 sospetti sauditi accusati di essere stati direttamente implicati nell’omicidio di Khashoggi. Per altre due persone, accusate di aver ordinato il delitto, sono state chieste pene minori.
In parallelo, Riad ha annunciato alla fine del 2019 cinque condanne a morte e tre condanne a ventiquattro anni di carcere per l’omicidio del giornalista. Fa discutere e divide l’opinione pubblica il fatto che le autorità abbiano rilasciato Saud al-Qahtani. Le prove contro di lui non sarebbero credibili e non rappresenterebbero la base per procedere con l’incriminazione. Non sarebbe quindi possibile risalire alla responsabilità personale del principe bin Salman e del suo braccio destro.