Andrea Delmastro è stato rinviato a giudizio per quanto riguarda il caso Cospito: il processo inizierà il 12 marzo.
Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, è indagato per rivelazione di segreto d’ufficio nella vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito. Adesso è stato rinviato a giudizio dal Gup di Roma, confermando che il processo avrà inizio il 12 marzo 2024.
L’inchiesta di Delmastro
Il sottosegretario Delmastro aveva rivelato a Giovanni Donzelli il contenuto di un documento riservato sul caso di Alfredo Cospito, il detenuto anarchico al 41-bis dimesso dall’ospedale il 4 maggio. Alla luce di ciò, il sottosegretario è stato indagato per rivelazione del segreto d’ufficio.
La Procura aveva chiesto l’archiviazione del caso, riconoscendo “l’esistenza oggettiva della violazione del segreto amministrativo, fondata sull’assenza dell’elemento soggettivo del reato, determinata da errore su legge extrapenale“.
Tuttavia, il gip di Roma aveva dichiarato che sussiste sia l’elemento oggettivo sia quello soggettivo del reato, disponendo quindi l’imputazione coatta per Andrea Delmastro.
Rinvio a giudizio, la reazione del legale
Il giudice oggi però ribalta la tesi e rinvia a giudizio Andrea Delmastro, atteso nuovamente a processo il 12 marzo prossimo, in cui verranno definite le sue responsabilità penali.
L’avvocato difensore del sottosegretario alla Giustizia, dopo la decisione del Gup, ha affermato: “Confidavamo in una decisione diversa perché c’erano tutti i presupposto per una sentenza di non luogo a procedere”.
Bonelli: “Nordio ne esce malissimo”
A querelare Delmastro e Donzelli era stato il parlamentare del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, a seguito dell’intervento del deputato di Fratelli d’Italia durante una discussione sul caso Alfredo Cospito alla Camera.
Il parlamentare Bonelli ha dichiarato: “Nella mia denuncia ho contestato la violazione del segreto amministrativo, attribuita a Delmastro per aver consegnato i verbali del Gom al suo collega, l’onorevole Donzelli, utilizzati poi per attaccare l’opposizione”.
“In questa vicenda, chi ne esce malissimo è il ministro della Giustizia Nordio, che ha costantemente difeso Delmastro e Donzelli. Sorprendentemente per un giurista come lui, ha confuso il segreto di Stato con quello amministrativo”, conclude.