Delusione di Forza Italia, nessun contatto tra Putin e Berlusconi
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Delusione di Forza Italia, nessun contatto tra Putin e Berlusconi

Silvio Berlusconi

Berlusconi è deluso dal fatto che Putin, suo interlocutore da tempo, ha cambiato atteggiamento con l’inizio della guerra.

E’ stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani ad affermarlo ai microfoni di Sky Tg24. Per Berlusconi, Putin è stato una grande delusione, e ribadisce che fra i due non ci sono mai stati contatti dall’inizio della guerra. “La scelta di aggredire l’Ucraina la condanniamo, nessuno di noi la può accettare”, afferma il ministro.

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Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi

La Russia, una delusione

Nei mesi scorsi si vociferava di qualche rapporto ancora aperto tra Berlusconi e Putin, ma davanti alle telecamere di Sky Tg24, il ministro Tajani assicura che tra loro i legami si sono interrotti a seguito dell’invasione in Ucraina. Difatti, il leader di Forza Italia si è detto “deluso da un interlocutore che ha cambiato atteggiamento”.

“Da parte di Forza Italia non c’è alcun tentennamento nel condannare l’invasione russa dell’Ucraina”, ha poi rimarcato l’ex Cavaliere. Per quanto riguarda il piano presentato dalla Cina, il ministro apprezza che si parli sempre più di pace, ma chiarisce alcuni punti.

Il parere sul piano di Pechino

Positiva la”creazione di una free zone attorno a Zaporizhzhia, e anche la questione del grano. Ma per il ministro Tajani ci sono alcuni punti che non convincono, in quanto si parla di un cessate il fuoco “che dovrebbe iniziare con la situazione attuale e non si parla di ritiro delle truppe russe”. “I russi hanno violato il diritto internazionale, invaso una parte dell’Ucraina, e i cinesi non prendono atto di questo”, continua.

Berlusconi d’altra parte approva che “in Svizzera ci siano degli incontri, seppur non di altissimo livello, tra russi e ucraini per cercare di trovare un accordo”. Intanto l’Italia si impegna perché si arrivi ad una pace giusta per l’Ucraina, che significa “indipendenza e rispetto del diritto internazionale”. Si tratta di una strategia che punta alla pace col ritiro delle truppe russe.

Intanto Tajani precisa che “la questione dei jet è complicata”, dato che c’è necessità di piloti con un’alta qualificazione, e servono mesi per formarli bene. Inoltre “servono aerei omogenei”.

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ultimo aggiornamento: 24 Febbraio 2023 15:00

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