L’ex deputata ucraina Virginia Dronova è tornata in Ucraina per combattere contro l’esercito di Vladimir Putin. Viveva in Canada, ma ha deciso di ritornare in patria per difendere la sua terra e il suo popolo.
Con l’invasione dell’esercito russo in Ucraina, la segretaria internazionale di Solidarietà Europea, Virginia Dronova, ha lasciato il Canada per tornare in patria, volendo unirsi alla resistenza ucraina contro le truppe di Putin. In una lunga intervista a Fanpage, Dronova ha parlato della sua situazione e del momento che sta vivendo l’Ucraina. “Quello che stiamo subendo è un atto barbarico, ingiustificato e soprattutto non è, come dicono molti, frutto di una provocazione”. Queste le parole di Virginia da un rifugio di Leopoli. “Voglio che il mondo sappia che nessun posto è sicuro in Ucraina. I missili russi possono raggiungere ogni posto: questa non è una guerra lontana, non sta accadendo altrove. Questa follia deve finire, se la Russia conquista il mio Paese, il resto del mondo sarà il prossimo”.
La testimonianza di Virginia Dronova è fondamentale per capire il momento che sta vivendo l’Ucraina. La politica ha detto di essere tornata perché la gente aveva bisogno di lei. “Mi sono sempre occupata di politica e per questo ho capito subito che la situazione era drammatica e che sarebbe peggiorata col passare dei giorni: so che è pericoloso e che ho messo a rischio la mia vita ma ho deciso di partire comunque”. Poi, il drammatico momento della presa di coscienza del pericolo. “La notte successiva al mio arrivo a Kiev, sono iniziati i bombardamenti nella città: erano le 5 del mattino quando abbiamo sentito le prime esplosioni. Quindi ho lasciato la mia casa e da quel giorno sono sempre in movimento, alternando giorni nei rifugi e nei vari luoghi dai quali stiamo organizzando la resistenza”.
Dronova sta supportando il suo Paese tramite la raccolta di informazioni sulla situazione sul campo, oltre ad informare la comunità internazionale delle atrocità russe nella sua madrepatria. “Prima di trasferirmi in Canada sono stata Segretaria Nazionale del Partito Solidarietà Europea, uno dei principali partiti di opposizione in Ucraina. Stiamo coordinando l’informazione innanzitutto affinché tutti sappiano davvero cosa sta accadendo qui e soprattutto cerchiamo di fornire beni di prima necessità e risorse ai civili e ai militari che stanno combattendo contro l’esercito russo. Qui abbiamo bisogno di tutto”.
Perché tornare in patria?
Alla domanda legata ai motivi del suo ritorno in Ucraina, Dronova fa trasparire una determinazione e una forza di volontà davvero fuori dal comune. “Sono stata in Italia solo tre settimane fa perché mia madre ha vissuto in Italia per più di 20 anni, viveva a Livorno. Purtroppo è morta di Covid a fine gennaio e quindi sono venuta nel vostro Paese per dirle addio e poco dopo essere tornata in Canada, è scoppiata la guerra in Ucraina, ed è in quel momento che ho sentito il dovere, per lei, per noi che siamo partiti, di tornare a casa e combattere per la mia patria“. Rispetto alla paura, Virginia ha dato ancora una volta prova della sua grande forza. “Ho paura come tutti qui, ma se non difendiamo noi stessi ora cosa succederà dopo? Dobbiamo aspettare che 50 milioni di ucraini vengano uccisi? O che la Russia invada altri paesi europei? Noi dobbiamo fermare questa follia, questa barbarie, è nostro dovere fornire qualsiasi tipo di aiuto in questo momento”.