Due detenuti sono evasi da Rebibbia segando le sbarre. I due sono stati catturati a Pisa.
ROMA – Sono stati catturati i due detenuti evasi da Rebibbia. Secondo le prime indiscrezioni, la fuga sarebbe avvenuta nella notte tra il 2 e il 3 giugno con i ricercati che avrebbero segato le sbarre e utilizzato una manichetta dell’innaffiamento per scavalcare il muro di cinta.
Le ricerche sono iniziate immediatamente con controlli rafforzati in aeroporti e ferrovie per cercare di scovare i fuggitivi. Controlli anche in un campo nomadi di Massa Carrara.
Detenuti evasi da Rebibbia
La notizia della fuga è stata data dal sindacato Ussp Lazio spiegando che i due fuggitivi hanno “utilizzato delle manichette dell’acqua per completare la loro fuga. Gli uomini hanno sfruttato il probabile mancato funzionamento del sistema anti-scavalcamento e dal fatto che non ci sono le sentinelle della Polizia penitenziaria sul muro di cinta“.
Uno dei detenuti è in carcere per reati di furto, riciclaggio, lesioni e produzione di materiale falso. Le ricerche sono iniziate con il 40enne, David Zukanovic, che è stato ricercato attivamente anche in un campo nomadi di Massa Carrara. Nessun risultato dalle ricerche nei primi giorni con i controlli che sono stati rafforzati in aeroporti e stazioni per cercare di ‘scovare’ i due fuggitivi che alla fine sono stati catturati a Pisa.
Salvini all’attacco: “Dopo le rivolte e le scarcerazioni dei mafiosi, ora le evasioni notturne”
La notizia dell’evasione dei detenuti è stata commentata anche da Matteo Salvini sui social che va all’attacco del ministro della Giustizia Bonafede: “Due nomadi sono evasi stanotte dal carcere romano di Rebibbia – si legge nel post su Facebook del leader della Lega – segando le sbarre della cella, calandosi nel cortile con una corda e scavalcando il muro di cinta. Dopo le rivolte e le scarcerazioni dei mafiosi, ora le evasioni notturne. Ma non ditelo a Bonafede, sennò si offende“.