Reddito di Cittadinanza, Di Maio specifica: “Solo ai cittadini italiani”. Poi la rettifica: “Anche ai lungo soggiornanti che abbiano dato un grande contributo al nostro Paese”.
Continua a tenere banco in casa Movimento Cinque Stelle (ma non solo) il caso legato al Reddito di Cittadinanza, con il vicepremier Luigi Di Maio chiamato a rispondere a una semplice domanda. Il sostegno sarà destinato anche agli stranieri? Le sentenze italiane ed europee dicono di sì, Di Maio dice no ma con un’eccezione. Dopo aver assicurato che la legge è per i cittadini italiani, il leader pentastellato ha poi rettificato aggiungendo che potrebbe coinvolgere anche i lungo soggiornanti meritevoli.
Reddito di cittadinanza anche agli stranieri?
Ma chi sono i lungo soggiornanti? O meglio, chi saranno? Di Maio ha fatto sapere infatti che tra le prossime mosse del governo ci sarà quella di cambiare la norma e la definizione di lungo soggiorno. Stando alle norme attuali, i cittadini stranieri in Italia da cinque anni sono comparabili agli italiani (nativi). Nonostante le possibili modifiche ad opera del governo Lega-Movimento Cinque Stelle, il reddito di cittadinanza dovrebbe andare anche ai (nuovi) lungo soggiornanti “che abbiano dato una grande contributo al nostro Paese“.
Il caso dei lungo soggiornanti
L’ipotesi che è possibile ricostruire dalle parole di Di Maio è che l’intenzione del governo possa essere quella di includere le persone in Italia da almeno dieci anni, e probabilmente con la fedina penale pulita. La sensazione è in casa M5S si stia ancora lavorando alla ricerca di una soluzione che possa soddisfare l’elettorato, fornire un contributo concreto ai cittadini italiani ed evitare nuovi scontri con l’Unione europea, che intanto continua a guardare con estrema attenzione alla situazione italiana.
