Luigi Di Maio vuole multare chi lascia il Movimento 5 Stelle per unirsi ad altri gruppi parlamentari.
Luigi Di Maio starebbe pensando all’introduzione di una multa per gli esponenti che lasciano il Movimento 5 Stelle per unirsi ad altre forze politiche. Si tratta di un provvedimento previsto dallo statuto ma mai messo in atto. Anche per motivi di diplomazia e democrazia.
Ora però la musica nel mondo pentastellato è cambiata. La fuga di esponenti potrebbe indebolire il MoVimento e il governo giallorosso, che rischia di trovarsi in minoranza.
Deputati in fuga dal M5S, Di Maio pensa a una multa per chi lascia il Movimento 5 Stelle
Di Maio starebbe valutando tutte le opzioni a disposizione per arginare l’emorragia. Le vie più o meno percorribile sono due: una multa per chi lascia il MoVimento per unirsi ad altri gruppi e l’introduzione del vincolo di mandato, escluso dalle norme politiche per l’articolo 67 della Costituzione. La seconda alternativa è stata bocciata nettamente sia dai renziani che dagli alleati puri del Partito democratico.
Luigi Di Maio: “Chi va in altri gruppi lo fa perché non ha ottenuto qualcosa per sé stesso”
L’affondo di Luigi Di Maio arriva dai microfoni di Porta a Porta. Nel corso del suo intervento il leader del Movimento 5 Stelle ha voluto mandare un messaggio ai deputati in fuga accusandoli di andare alla ricerca di un tornaconto personale.
“Io divido quelli che giustamente muovono critiche e chi va via in altri gruppi. Chi va via non lo fa perché è scontento del M5S ma perché non ha ottenuto qualcosa per sé stesso”.
Allarme in Senato
Il dato di fatto è che l’alleanza con il Partito democratico ha spaccato in due il Movimento Cinque Stelle, e gli esponenti in bilico sono sempre di più.
Le preoccupazioni sono legate ovviamente al Senato, dove la maggioranza è risicata e ogni votazione si gioca sul filo del rasoio.
Dopo l’addio della senatrice Silvia Vono, passata ai gruppi renziani, i riflettori si spostano su Ugo Grassi, altro senatore che starebbe pensando di lasciare il MoVimento