Smart working, scontro tra il ministro Brunetta e la Cgil: “Le dichiarazioni del ministro indignano”.
La Cgil contro Renato Brunetta, ministro della Pubblica Amministrazione, che, commentando lo stop di Cavaleri alla somministrazione della quarta dose di vaccino contro il Covid, è tornato a criticare lo smart working, definendolo “il finto lavoro“.
Il parere di Cavaleri (Ema) sulla somministrazione della quarta dose di vaccino contro il Covid
Parlando della somministrazione della quarta dose del vaccino contro il Covid, Cavaleri (Ema) ha fatto sapere che al momento non ci sono prove che possano giustificare l’autorizzazione alla somministrazione della seconda dose booster a tutta la popolazione.
Brunetta contro lo smart working
Intervenuto ai microfoni di SkyTg24, il ministro Brunetta torna a criticare il finto lavoro, ossia lo smart working. “Il governo ha scelto vaccini e presenza, non il chiudersi in casa con il telefonino sulla bottiglia del latte a fare finta di fare smart working. Il lavoro da remoto è stato uno strumento straordinario nel momento emergenziale quando non c’erano i vaccini, come la didattica a distanza per gli studenti“, ha dichiarato Brunetta, secondo cui ora, grazie ai vaccini, è possibile tornare in ufficio.
La Cgil: “Le sue dichiarazioni screditano il lavoro di tutti coloro che sono riusciti a garantire la continuità dei servizi”
“Il ministro Brunetta continua a puntare il dito contro i dipendenti della pubblica amministrazione. Le sue dichiarazioni indignano e screditano il lavoro di tutti coloro che, in questi mesi di emergenza sanitaria, proprio grazie al lavoro agile e affrontando le difficoltà legate alla infrastrutturazione digitale, sono riusciti a garantire la continuità dei servizi, preservando al contempo la salute dei cittadini e dei lavoratori. A loro andrebbe detto grazie“, è la dura reazione della Cgil.